Il primo cittadino ha emanato una ordinanza con la quale dispone il rientro del personale trasferito nel marzo scorso e chiesto l’invio di 5 dottori per garantire i turni
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«Basta con i silenzi, l'immobilismo e le decisioni incomprensibili dell'Asp di Cosenza». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che con un'ordinanza contingibile e urgente ha disposto il rientro immediato nella locale postazione del 118 «di tutto il personale trasferito a far data dal 17 marzo 2022, l'invio nel Pronto soccorso di San Giovanni in Fiore, da parte della stessa Azienda sanitaria, di almeno cinque medici già impegnati nell'emergenza Covid, anche in Usca, per garantire i turni fino al rientro del personale medico al momento assente per malattia».
Disposto anche «il divieto di ferie per il personale della Pet 118 e del Pronto soccorso e il trasferimento nel locale Pronto soccorso di medici, aventi i requisiti specifici, ad oggi in servizio nella sede distrettuale cittadina».
«Sono stata costretta - spiega Succurro - a quest'atto di forza, visto che come amministrazione comunale avevamo rappresentato da tanto tempo situazioni insostenibili alla direzione generale dell'Asp di Cosenza, senza ricevere risposte. Da forme di autogestione del 118, in cui per causa di conflitti interni l'Asp ha dovuto chiamare ambulanze private, alla chiusura dell'appena riaperta Chirurgia per l'utilizzo dei chirurghi in Pronto soccorso, ho assistito a un'escalation di problemi e rischi senza interventi risolutivi da parte dei vertici aziendali, che hanno ignorato le nostre comunicazioni, trasmesse anche alla Procura della Repubblica. Il sindaco - conclude - rappresenta i suoi cittadini e agisce per tutelarne gli interessi. Nell'indifferenza dell'Asp, che avevo già avvertito tramite l'assessore comunale alla Salute, Claudia Loria, ho ritenuto doveroso determinarmi come massima autorità sanitaria del territorio».