L'ospedale Tiberio Evoli di Melito di Porto Salvo è nuovamente al centro delle preoccupazioni dei Sindaci dell'Area Grecanica, che segnalano il perdurare di gravi carenze strutturali e di personale del nosocomio, sollecitando con una lettera indirizzata alla Direzione Generale dell’Asp di Reggio Calabria interventi tempestivi. In un contesto già segnato da croniche difficoltà nel settore sanitario, il Tiberio Evoli si trova in una situazione di emergenza strutturale e organizzativa che rischia di comprometterne, per i primi cittadini, la piena operatività.

Le preoccupazioni dei Sindaci

Nonostante l'ospedale sia formalmente classificato come "Ospedale Generale", la sua funzione è assimilabile a quella degli Spoke di Locri e Polistena, data la centralità del Tiberio Evoli per l'intera area territoriale di riferimento. L’Ospedale di Melito, infatti, si trova a 35 chilometri da quello di Reggio Calabria ed addirittura 70 da quello di Locri. Senza contare le distanze con alcuni comuni interni. Uno su tutti, Roccaforte del Greco, distante 30 km – e 47 minuti dichiarati, di strade tortuose - dal nosocomio melitese.

Criticità e difficoltà

Tante le principali criticità che emergono dal documento firmato dai Sindaci dell’Area Grecanica, che evidenziano lo stato di degrado di una struttura che potrebbe essere un vero e proprio fiore all’occhiello della sanità regionale, anche grazie ai tanti medici e professionisti che – nonostante tutto – lavorano quotidianamente garantendo un servizio di alto profilo.

Dall'ingresso principale, connotato da un'immagine definita nella missiva “fatiscente”, all'intero nosocomio da ristrutturare, alla presenza di buche di grandi dimensioni che rendono difficoltoso l'accesso ai mezzi di emergenza e ai cittadini, sono tanti i problemi strutturali dell’Ospedale di Melito Porto Salvo. Problemi che si sommano alle infiltrazioni d'acqua che, nel corso dell'ultimo anno, hanno più volte interessato, scrivono i sindaci, i reparti di Medicina Interna, Chirurgia e Cardiologia Riabilitativa, causando disagi e mettendo a rischio il regolare svolgimento delle attività sanitarie.

A questi problemi si aggiunge la generale condizione di degrado delle strutture sanitarie nella provincia di Reggio Calabria, più volte messe in evidenza da cittadini ed istituzioni. I sindaci grecanici pongono l'accento sulla lentezza per la messa in opera degli interventi di ristrutturazione. Il pronto soccorso è spesso sovraccarico, con tempi di attesa insostenibili e personale costretto a turni massacranti.

Carenza di personale e spazi insufficienti

Altro nodo cruciale resta la carenza di personale. Sempre secondo quanto scrivono i sindaci, la maggior parte degli operatori sanitari in servizio nell’Ospedale di Melito Porto Salvo è prossima alla pensione o gode dei diritti previsti dalla legge 104, con conseguenti assenze che incidono in modo significativo sull'organizzazione del lavoro. Una situazione che non può essere ignorata e che richiede un piano straordinario di assunzioni per garantire la continuità dell'assistenza sanitaria.

Non meno preoccupante è la questione legata agli spazi interni dell'ospedale. Il reparto di Medicina Interna, ad esempio, dovrebbe disporre di 28 posti letto, ma attualmente ne conta solo 18. Situazione analoga per il reparto di Oncologia, altra importante eccellenza del territorio, dove gli spazi destinati agli ambulatori sono talmente ridotti da non permettere visite simultanee da parte di più medici. A questo si aggiunge l'obsolescenza delle attrezzature, con strumenti ormai fuori produzione e non più sostituibili.

Le richieste dei Sindaci

Di fronte a questo quadro allarmante, i Sindaci avanzano una serie di richieste precise. In primo luogo, interventi urgenti per la messa in sicurezza dell'ospedale, attraverso il rifacimento dell'ingresso, il ripristino della tenuta dei solai e la riqualificazione degli impianti idraulico ed elettrico. Fondamentale, inoltre, il potenziamento dell'organico con nuove assunzioni, così come la riorganizzazione degli spazi interni per consentire ai reparti di operare in condizioni adeguate.

In questo senso, dai sindaci arriva anche la richiesta di riattivare il servizio di Ortopedia, almeno attraverso accordi interaziendali tra l'Azienda Sanitaria Provinciale e il Grande Ospedale Metropolitano, per la creazione di un centro di protesizzazione.

Un appello per un intervento immediato

L'ultima sollecitazione dell’Associazione dei Comuni dell’Area Grecanica, infine, riguarda l'accelerazione degli interventi già programmati per il nuovo Pronto Soccorso, con la necessità di dotarlo di una Tac dedicata e di apparecchiature diagnostiche adeguate.

I Sindaci chiedono quindi all’Asp risposte immediate e concrete, ribadendo come il Tiberio Evoli sia un punto di riferimento insostituibile per la salute della popolazione. Senza interventi tempestivi, il rischio è quello di un progressivo depotenziamento della struttura, con conseguenze gravi per l'intero sistema sanitario territoriale, ed in particolare per una delle aree più a rischio spopolamento dell’intera nazione.