VIDEO | Simbolico taglio del nastro nel blocco chirurgico del nosocomio della città del Pollino. Il governatore: «Lavoriamo per reclutare altro personale. Anche dall'Albania se necessario» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Il blocco operatorio del Ferrari di Castrovillari è entrato in funzione dal primo febbraio. Già 15 gli interventi effettuati al primo piano del nosocomio del Pollino, uno dei quali in urgenza. L'arrivo del Presidente della Regione Roberto Occhiuto, anche nella sua veste di Commissario ad Acta, ne ha certificato la riapertura, dopo anni travagliati scanditi pure da altre due cerimonie inaugurali alle quali non è poi seguita l'effettiva attivazione delle sale chirurgiche.
Ancora molto da fare
Il simbolico taglio del nastro è stato affidato alla caposala Orietta Verbicaro, in rappresentanza di tutto il personale applicato al corretto funzionamento di questi nuovi presidi di cura e di salute. Opportunamente bardato, Occhiuto, accompagnato anche dall'assessore Gianluca Gallo e dai consiglieri regionali Pasqualina Straface e Ferdinando Laghi, quest'ultimo medico che per anni ha lavorato in questo steso ospedale, ha visitato l'intera area, certificandone con la sua presenza, l'operatività. «Anche quando facciamo qualcosa di buono – ha affermato - abbiamo sempre coscienza del fatto che molto altro va fatto. Passo dopo passo però, siamo impegnati nel ricostruire questo sistema sanitario che abbiamo raccolto in macerie. Giornate come queste ci danno coraggio forza, determinazione. Sono la dimostrazione che qualche risultato lo stiamo ottenendo».
Servizi alla collettività, non al politico di turno
La traiettoria è quella di perseguire obiettivi di interesse collettivo, mantenendo come unica bussola, le esigenze dell'utenza: «È finito il tempo in cui gli ospedali, o singoli reparti, venivano istituiti in alcune zone o in alcune strutture per accontentare il politico di turno, magari referente di quella particolare area geografica» ha sottolineato presidente della Regione. Poi, con tono di rivalsa, commentando la prima fase del servizio svolto dai medici cubani negli ospedali reggini ha aggiunto: «È davvero singolare il fatto che oggi in molti mi chiedono di replicare questa esperienza anche in ospedali delle altre province, dopo essere stato sommerso dalle critiche. Colgo continuamente la soddisfazione dei pazienti per la professionalità di questo personale che, ho saputo, si è anche prodigato nel riparare delle attrezzature mediche guaste. Ascolteremo le esigenze dei commissari sanitari ed ospedalieri per capire se vi sia l'esigenza di ulteriori campagne di ingaggio. Stiamo verificando anche la possibilità di attingere medici dall'Albania. Continueremo a battere questi percorsi alternativi fino a quando non riusciremo a reclutare stabilmente, attraverso i concorsi, tutto il personale che ci serve».
Attrezzata per la chirurgia robotica
Il blocco operatorio di Castrovillari era stato progettato nel 2007 e tra varie peripezie soltanto adesso è entrato pienamente in funzione. L'Asp ha superato le difficoltà strutturali e le criticità di natura giuridica in tema di autorizzazioni. È articolato in quattro sale di cui tre destinate in maniera specifica alla chirurgia generale, all'oculistica ed alla ginecologia e ostetricia. Una quarta, definita ibrida, servirà l'ortopedia quando questa specialità, attualmente chiusa per carenza di personale, potrà essere ripristinata. «Non apriamo servizi senza poterli mantenere nel tempo – ha detto Antonello Graziano, commissario straordinario dell'Azienda Sanitaria di Cosenza – Aprire e chiudere un reparto non ha senso. Non è etico. Queste sale operatorie sono attrezzate per la chirurgia robotica, per i grandi interventi multidisciplinari. Per il comprensorio del Pollino si tratta di una importante opportunità». Alla cerimonia erano tra gli altri presenti il sindaco di Castrovillari Domenico Lo Polito e numerosi altri amministratori locali.