Si è svolto oggi alla Cittadella di Catanzaro un tavolo tecnico tra Regione e Asp di Vibo Valentia sulla vicenda del presunto esubero di personale sanitario che nella provincia vibonese ha portato al mancato rinnovo dei contratti per 28 tra infermieri e oss. Vi hanno preso parte dirigenti e funzionari dell’Azienda sanitaria vibonese, coordinati dal sovraordinato della direzione generale Sergio Raimondo, e i funzionari del Dipartimento salute e welfare della Regione Calabria, coordinati dal dirigente Vittorio Sestito.

Durante l'incontro sono stati riesaminati i dati trasmessi dall’Asp di Vibo che avrebbero erroneamente prodotto gli esuberi di infermieri e oss. «A seguito della valutazione delle attività sanitarie svolte dalle struttura sociosanitarie aziendali – fanno sapere in una nota i commissari straordinari alla guida dell’Asp -, dalla correzione di alcuni flussi precedentemente inviati agli uffici regionali alla data del 31 dicembre 2023 e aggiornati al 31 dicembre 2024, è emerso che l'attuale dotazione organica di infermieri e oss risulterebbe sottostimata di alcune decine di unità infermieristiche e altrettanti operatori socio sanitari».

«Dovendo perfezionare e trasmettere i flussi di cui sopra (aggiornati al 31 dicembre 2024) i rappresentanti del suddetto tavolo tecnico regionale hanno differito la riunione conclusiva dei lavori alla prossima settimana. Da ciò si auspica, verosimilmente, la quantificazione esatta del numero di infermieri e oss da inserire nel nuovo piano del fabbisogno aziendale. A seguito di ciò – concludono - si potrà dare seguito all'avvio delle procedure di reclutamento e/o stabilizzazione del personale avente diritto».

È rientrato il caso dell’esubero di infermieri e operatori sanitari all'Asp di Vibo Valentia di cui ci siamo occupati in questi giorni. La Commissione straordinaria ha corretto il tiro evidenziando, al contrario, una carenza di personale. Un’emergenza - quella degli organici - che non riguarda solo Vibo, come sottolinea l’ultimo studio della Fondazione Gimbe.