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La deputata M5s Dalila Nesci ritiene illegittima la recente conferma di Antonio Belcastro quale commissario del policlinico “Mater Domini”, dell'Università di Catanzaro, deliberata dalla giunta regionale della Calabria guidata dal Pd Mario Oliverio. Secondo la deputata, «l'art. 9 della L. R. n. 22/2010 stabilisce l'impossibilità di assegnare incarichi regionali a qualsivoglia dirigente abbia concorso, nell'esercizio proprio mandato, a determinare perdite di bilancio». È il caso di Belcastro, tuona Nesci, che «funge da pizza 4 stagioni, in quanto messo in posti di comando dalla giunta regionale Loiero, dalla giunta Chiaravalloti, dalla giunta Scopelliti e dalla giunta Oliverio, nonostante abbia contribuito a gravissimi squilibri di bilancio».
«Il caso di Belcastro – prosegue la deputata M5s – è la prova che il governatore Oliverio è in perfetta continuità col passato. A nulla sono valsi i miei richiami alla legge rivolti a Oliverio, al dg del dipartimento per la Tutela della Salute, Riccardo Fatarella, e al vicepresidente della Regione Calabria, Antonio Viscomi». La parlamentare ha dunque scritto al commissario per il rientro dal disavanzo sanitario della Calabria, Massimo Scura, chiedendo «l'esercizio del potere di revoca previsto dal punto n. 13 della deliberazione di affidamento del mandato governativo». Al presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, la parlamentare ha chiesto «l'esercizio dei poteri ispettivi e di accertamento di cui all'art. 16 del D. Lgs. 39/2013». Alla Procura della Repubblica di Catanzaro, l'esponente 5 stelle ha chiesto «l'accertamento dei fatti e di eventuali responsabilità penali», investendo anche la Corte dei conti per gli eventuali danni erariali e l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Calabria, benché la nomina sia dell'esecutivo, in merito alla «verifica dei requisiti».
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