Fari puntati sull’ospedale spoke di Corigliano Rossano per una maggiore efficienza organizzativa in attesa della realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide. Rispolverato il Piano Scura che prevede l’area chirurgica nel presidio di Rossano e l’area medica al “Guido Compagna” di Corigliano. Il pensiero dominante è che tutto debba restare invariato fino alla consegna del nuovo nosocomio. Ma l’esistente continua a produrre diseconomie e problemi anche nelle turnazioni dei camici bianchi.

Sul punto è intervenuta il presidente della terza commissione “sanità” Pasqualina Straface che non ha mai condiviso il Piano Scura ma allo stesso tempo, relativamente alla suddivisione delle aree mediche e chirurgica, la rappresentante azzurra ha sottolineato come questa impostazione «di fatto già ci sia.  Ci sono alcuni reparti come l’oncologia, la dialisi, la nefrologia, l’oculistica, la neurologia, che avrebbero dovuto essere trasferiti nell’area medica, ma oggi, afferma la Straface, guardiamo alla futura realizzazione del nuovo ospedale».

L’attuazione del Piano Scura apre le porte al campanilismo ed è per questo che, forse, è stato tenuto nel cassetto: «Sulla sanità non ci devono essere divisioni tra le due città. Il mio augurio è che i due presidi ospedalieri funzionino al meglio e tutto questo accompagnato a un potenziamento della medicina del territorio e della telematica».