In scenari in cui la sanità calabrese viene spesso descritta come precaria ed in pessime condizioni “cliniche”, l’Asp di Cosenza e, nello specifico, l’unità operativa complessa di Cardiologia dello spoke di Corigliano Rossano, si distinguono e producono grandi risultati in termini terapeutici e tecnologici. L’ultimo di questi, raggiunto questa mattina, è l’avvio – il primo del genere in Calabria – del progetto relativo alla cartella clinica digitale, o meglio il fascicolo elettronico sanitario.

I primi due pazienti ricoverati in mattinata sono stati accolti dal direttore del reparto, la dottoressa Silvana De Bonis, che così ha iniziato ad incamerare i loro dati su un tablet e non più sulla carta. Niente di straordinario si potrebbe dire, sin qui. Eppure questo strumento, programmato nell’ambito del Pnrr, sconvolgerà la vita “clinica” dei pazienti, avviando anche da noi scene da film e serie americane ambientate negli ospedali, in cui si vede il medico al capezzale del paziente, consultare proprio un tablet per studiarne la storia clinica, quindi capire che tipo di analisi abbia svolto nel tempo, a quali esami strumentali, quanti – eventuali – ricoveri sia stato sottoposto, prima di agire.

I dati raccolti nei fascicoli sanitari elettronici, saranno poi fruibili comodamente dai sanitari, dal medico curante e dal paziente stesso che non sarà più costretto richiedere ufficialmente copia della cartella clinica.

Secondo le linee guida di attuazione, questo moderno strumento diventerà per i cittadini, medici e operatori sanitari l’esclusivo punto di accesso ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale. Il paziente, tra l’altro, potrà partecipare in maniera attiva all’aggiornamento del fascicolo comunicando le informazioni sul proprio stato di salute.

Il progetto relativo al fascicolo sanitario elettronico, insomma, parte oggi nella Cardiologia dell’ospedale Giannettasio di Corigliano Rossano, che in questi ultimi mesi si sta imponendo come fiore all’occhiello della sanità regionale pur rimanendo in attesa dell’emodinamica. Nel reparto, recentemente ristrutturato, è stata riaperta da pochi mesi l’unità di terapia intensiva coronarica e risulta essere all’avanguardia anche nell’ambito della telecardiologia avviata tre anni addietro dal dottor Giovanni Bisignani, primario a scavalco per un periodo tra Rossano e Castrovillari, dalla stessa dottoressa De Bonis e dal responsabile del servizio di ingegneria clinica dell’Asp di Cosenza, Antonio Capristo.

Insomma, il fascicolo sanitario elettronico è una rivoluzione copernicana soprattutto alle latitudini calabre, in cui non si fa altro che associare la sanità a episodi di cronaca nera e giudiziaria.