Dopo tre anni si chiude il capitolo degli emolumenti previsti dal Governo nella legge di Bilancio 2021. Oltre un milione di euro distribuiti sulla base della effettiva presenza in servizio
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È con un dca licenziato nei giorni scorsi dal commissario ad acta, Roberto Occhiuto, che la Regione pone fine all’epopea delle indennità di pronto soccorso. Le trattative per definire gli emolumenti previsti dalla legge di Bilancio 2021 al fine di ristorare le particolari condizioni di lavoro del personale sanitario impiegato nelle aree di prima emergenza si sono infatti rivelate lunghe ed estenuanti. A distanza di tre anni dalla previsione normativa la Calabria si appresta, dunque, a liquidare i compensi extra relativi all’annualità 2022.
Il Governo ha messo a disposizione somme pari ad oltre un milione di euro (1.153.596), non integrate però dalla Regione con risorse aggiuntive. Sulla base dei dati forniti dalle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi, relativi alle ore effettivamente lavorate dal personale impiegato nei servizi di pronto soccorso e del 118, è stata fissata un’indennità oraria di 0,56 centesimi, pari circa a 80 euro al mese.
L’accordo è stato siglato il mese scorso dalle organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Cisl Fp, Nursind, Nursing Up e Fials; contraria invece Uil Fpl), firma che ha dato quindi il via libera alla stesura del dca con cui si autorizza le aziende sanitarie e ospedaliere alla liquidazione dell’emolumento.
In particolare, l’Asp di Cosenza riceverà 319mila euro, pari al 28% di ore lavorate (562.339); all’Asp di Crotone andranno 82mila euro, pari al 7% di ore lavorate (145.152); l’Asp di Catanzaro riceverà 266mila euro, pari al 23% di ore lavorate (468.265); all’Asp di Vibo Valentia spettano 140mila euro, pari al 23% di ore lavorate (247.470), all’Asp di Reggio Calabria, invece, 163mila euro, pari al 14% di ore lavorate (287.708).
Per le aziende ospedaliere, all’Annunziata di Cosenza vanno 62mila euro, pari al 5% di ore lavorate (110.000), alla Dulbecco di Catanzaro 73mila euro pari al 6% di ore lavorate (129.612) e infine al Gom di Reggio Calabria 44mila euro, pari al 4% di ore lavorate (77.711).