«Vince l'università con una visione del futuro, interesse per l'innovazione e passione. Tutte qualità che esistono all'Unical». Ciro Indolfi motiva così la decisione di lasciare l'Umg di Catanzaro per trasferirsi all'Università della Calabria, con una neonata facoltà di medicina, per svolgere il ruolo di professore straordinario di cardiologia.

Cardiologo di fama internazionale, presidente della federazione italiana di cardiologia. Fino a qualche giorno fa primario dell'unità operativa di cardiologia dell'azienda ospedaliero universitaria Dulbecco di Catanzaro e direttore della scuola di specializzazione. Fin quando non ha deciso di mollare quel progetto per abbracciarne un altro. Restando sempre in Calabria ma in un altro ateneo. «È stata una grandissima esperienza, esperienza che però si è conclusa proprio perché io sono interessato ai grandi progetti» ha chiarito sintetizzando così anche implicitamente le ragioni dell'addio.

A partire dall'1 novembre sarebbe arrivato a scadenza l'incarico all'Umg, ma Indolfi ha giocato d'anticipo annunciando prima il suo passaggio all'Unical. «Sono già dipendente dell'Unical in qualità di professore straordinario di cardiologia» ha dichiarato a LaCNews24. «Il motivo che mi ha spinto ad entrare in questa comunità universitaria è quello di condividere una visione, una progettualità e soprattutto alcune tecnologie all'avanguardia come l'intelligenza artificiale».

«Unical possiede grandissime professionalità come il professor Georg Gottlob, trasferitosi da Londra in Calabria, e il professore Nicola Leone, grande esperto di intelligenza artificiale. Insieme a questo gruppo di ricercatori pensiamo di poter fornire un grande contributo per ridurre la pandemia rappresentata della malattie cardiovascolari, ancora la causa di morte numero uno».

Poi gli anni passati all'Umg: «Per me è stata una esperienza fantastica. Quando sono arrivato in Calabria, più di vent'anni fa, non esisteva alcun centro che effettuava l'angioplastica coronarica. Abbiamo introdotto l'impianto delle valvole cardiache senza bisturi, una grande innovazione tecnologica. Abbiamo introdotto la robotica, una innovazione assoluta per il trattamento dei pazienti con stenosi coronarica e abbiamo introdotto una scuola di cardiologia. Oggi molti miei ex allievi lavorano in tutti gli ospedali hub della regione» ricorda Indolfi. 

Infine, il commento ai recenti dati diffusi da Agenas  nell'ambito del programma nazionale esiti che ha collocato la cardiologia dell'azienda ospedaliera universitaria Dulbecco di Catanzaro tre le migliori per il trattamento dell'infarto grave. «La terapia tempestiva dell'infarto miocardico significa riduzione della mortalità» ha precisato. «In realtà noi da anni abbiamo ottenuto questi risultati, ovvero l'effettuazione dell'angioplastica primaria dei pazienti con stemi entro 90 minuti. Questo è un segnale positivo che si associa ai grandi risultati che abbiamo ottenuto negli ultimi anni con l'impianto delle valvole senza bisturi che rappresenta uno dei fiori all'occhiello della nostra cardiologia».