La modifica della rete ospedaliera disegnata dal Decreto Scura preoccupa i primi cittadini: «Una popolazione di 60mila abitanti rischia di essere privata dei servizi sanitari essenziali»
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La possibilità che il reparto di emergenza-urgenza venga trasferito dall'ospedale di Paola a quello di Cetraro preoccupa i sindaci del basso Tirreno cosentino che si sono riuniti e hanno approvato un documento.
I primi cittadini di Paola, Amantea, san Lucido, Fuscaldo, San Pietro in Amantea, Lago, Falconara, Aiello, Cleto e Longobardi evidenziano che la modifica del "Decreto Scura" con cui era stata disegnata l'attuale rete dell'offerta ospedaliera faccia venir meno le condizioni minime di assistenza e di erogazione dei servizi necessari a una popolazione di oltre 60mila abitanti.
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Nel documento che i sindaci del basso Tirreno cosentino hanno sottoscritto, è contenuto l'auspicio che il presidio ospedaliero "San Francesco" mantenga la centralità di cui ha goduto fino a questo momento.
I primi cittadini chiedono inoltre che venga prevista una chirurgia oncologica al fianco della esistente oncologia medica di cui è responsabile il dottor Gianfranco Filippelli. I sindaci si appellano alla Regione e al commissario ad acta Roberto Occhiuto