Il tema affrontato nel corso dell’evento nazionale promosso all’Università Magna Graecia: «Pazienti con multi-morbilità e i malati fragili sono in costante aumento ma troppa poca assistenza»
Tutti gli articoli di Sanità
PHOTO
La Calabria è sempre più anziana ma l'assistenza resta insufficiente e nel 2065, secondo l'Istat, l'età media della popolazione calabrese salirà a 51,9 rispetto ai 45 di oggi. Temi al centro del 37/mo congresso nazionale della Società italiana geriatria ospedale e territorio, in corso fino al 6 ottobre nel Campus universitario "Salvatore Venuta" dell'Università Magna Graecia di Catanzaro.
«Tra i temi affrontati - è detto in una nota - vi sono la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, la qualità dell'assistenza per gli anziani, la prevenzione e il trattamento delle malattie geriatriche, la formazione e l'aggiornamento professionale. Sarà un'importante occasione per l'ateneo calabrese, impegnato a restituire alla geriatria una centralità necessaria. Il censimento della popolazione in Calabria del 2021, pubblicato il 19 settembre 2023, rileva come l'età media si sia innalzata rispetto al 2020 da 45,2 a 45,5 anni. Secondo le previsioni, la percentuale di over65, attualmente il 20,9%, salirà fino al 36,3%, valore più alto di quello previsto per l'Italia nel suo complesso. Parallelamente, diminuirà la popolazione giovane (0-14 anni), determinando uno squilibrio tra queste due componenti della popolazione».
«In Calabria i presidi residenziali socio-assistenziali e sociosanitari - sottolinea Giovanni Ruotolo, vicepresidente Sigot e direttore del Dipartimento di medicina dell'Aziende Pugliese Ciaccio di Catanzaro - sono circa 300, ossia 1,6 presidi ogni 10mila abitanti, contro una media nazionale di 2,1 per 10mila abitanti. La regione offre in totale 7260 posti letto, che rappresentano solo l'1,8% di quelli disponibili in Italia. Per quanto riguarda i posti letto per anziani, in Calabria sono 95 per 10mila abitanti, rispetto ai 222 di media nazionale. Se la Calabria è agli ultimi posti per l'assistenza ospedaliera, il risultato non è dissimile per l'assistenza domiciliare integrata: nella regione ne usufruisce l'1,01% tra gli over65 e l'1,7% tra gli over75, ponendo la Calabria al quart'ultimo posto, prima solo di Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano e Sardegna».
«Gli anziani con multi-morbilità e i malati fragili, ossia chi ha perso la propria autonomia funzionale, sono in costante aumento - sostiene Angela Sciacqua, professore di Geriatria e direttore della Scuola di geriatria dell'Università Magna Grecia di Catanzaro e direttore della Geriatria universitaria Aou Renato Dulbecco - In Calabria vi sono oltre 400mila pazienti cronici e di questi circa il 40% hanno tra i 75 e gli 84 anni, mentre il 50% ne ha più di 85, con solo la percentuale rimanente che sta tra i 65 e i 74: una mole importante di pazienti cronici è dunque composta da anziani che spesso sono anche fragili».