L’ospedale Annunziata di Cosenza ha vissuto una giornata drammatica, con due eventi che hanno aggravato ulteriormente una situazione già critica. In primo luogo, una bomba d’acqua si è abbattuta sull’area centrale del Cosentino, provocando l’allagamento del nuovo reparto di Rianimazione e anche del pronto soccorso. Due eventi che hanno messo in luce le fragilità strutturali del nosocomio, nonostante gli sforzi recenti per migliorare le infrastrutture. L’acqua ha invaso il reparto, causando danni ingenti e costringendo il personale a gestire un’emergenza che ha complicato ulteriormente la già precaria situazione dell’ospedale. Sul posto, tuttavia, sono giunti anche i vigili del fuoco per fare la conta dei danni.

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Si è dimesso il primario del Pronto soccorso

Come se non bastasse, lo stesso giorno è giunta la notizia delle dimissioni del primario del Pronto Soccorso, il dottor Domenico Lorenzo Urso. Urso, che era stato chiamato a guidare il pronto soccorso verso un nuovo corso, ha deciso di abbandonare l’incarico, preferendo tornare alla sua precedente sede lavorativa a Corigliano Rossano. Le sue dimissioni rappresentano un duro colpo per l’ospedale, che si trova a dover affrontare una situazione sempre più complessa senza una guida stabile.

Il Pronto soccorso dell’Annunziata, nonostante i miglioramenti strutturali, rimane un vero e proprio campo di battaglia. Negli ultimi mesi, gli accessi sono aumentati drasticamente, arrivando a circa 70.000, numeri che mettono in crisi il sistema sanitario locale. La mancanza di personale è una delle principali cause di questa crisi. Secondo recenti denunce, molti dei medici assegnati al reparto sono stati “prestati” da altri reparti, spesso senza la necessaria specializzazione per affrontare le emergenze che si presentano quotidianamente in un Pronto soccorso.

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