Grazie a una serie di testimonianze, lo speciale traccia un quadro raccapricciante che minaccia il diritto alla salute dei cittadini. La seconda e ultima puntata andrà in onda giovedì 18 luglio, alle ore 23.30.
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Abbiamo scelto di chiamarlo "Diritto negato" e non c'è neppure bisogno di spiegare il perché. Lo speciale in due puntate sulla sanità calabrese - la prima andata in onda ieri sera sulle reti di LaC Tv - è lo specchio reale di una situazione che, in Calabria, appare sempre più drammatica. La sanità è ridotta a brandelli e ai cittadini viene negato quotidianamente il diritto a potersi curare, o curarsi bene, in casa propria. Per fortuna, molti di questi decidono non lasciarsi sopraffare dagli eventi e denunciare. A noi giornalisti, il compito di raccogliere le testimonianze, verificarle, raccontarle con obiettività e e scavare nei meandri di un sistema ormai allo sfascio.
La denuncia di Di Natale
A fare da Cicerone nella prima puntata è Graziano Di Natale, ex consigliere regionale della Calabria, oggi coordinatore e portavoce del neonato "Comitato a difesa del diritto alla salute" di Paola. Innanzi alle telecamere, Di Natale spiega come la classe politica dirigente degli ultimi anni abbia mancato di investire sulla sanità pubblica, facendo emergere, contemporaneamente, una propensione verso il settore privato.
La storia di Gianni Mazzei
Di Natale, inoltre, introduce due storie toccanti, dal finale tragico: quelle di Gianni Mazzei e Franco Bottino. Il primo, musicista e direttore d'orchestra, è morto in strada nell'agosto scorso, dopo aver atteso a lungo l'arrivo di un'ambulanza, tra l'altro in un primo momento giunta senza un medico a bordo. Colto da un infarto, l'uomo sarebbe rimasto vigile, a terra, per circa 45 minuti, un tempo solitamente sufficiente per intervenire chirurgicamente prima che sopraggiunga la morte. Ma con lui la sorte non è stata generosa. Tenuto in vita dal massaggio cardiaco, praticato da alcuni presenti e dalla moglie Sonia Leta, è deceduto prima che potesse essere caricato su un secondo mezzo del 118, arrivato un'ora e mezza più tardi, questa volta munito di medico. Uno degli aspetti più inquietanti della vicenda è che l'episodio si è consumato a Fuscaldo, cittadina della Riviera dei Cedri che sorge tra i due ospedali di Paola e Cetraro. Per fare luce sul decesso, la procura di Paola ha aperto un fascicolo di inchiesta.
La storia di Franco Bottino
È contornata da risvolti oscuri anche la storia di Franco Bottino, un pensionato morto dopo lunghi e infiniti viaggi della speranza da un ospedale calabrese all'altro, in attesa di un posto letto che potesse ospitare un suo ricovero. L'uomo, come racconta la figlia Genny Bottino alle nostre telecamere, aveva subito un delicato intervento al cuore, perfettamente riuscito, ma nelle settimane successive, erano subentrate altre problematiche che avevano spinto i famigliari a sottoporlo nuovamente all'attenzione dei medici. Qui, però, era cominciato un lungo calvario da un ospedale all'altro, aggravato dalle afose temperature estive, che aveva portato l'uomo a sentirsi «distrutto dal punto di vista emotivo». I viaggi della speranza verso gli ospedali del Tirreno cosentino, alla ricerca di un posto letto, si erano rivelati vani a causa del sovraffollamento. Franco Bottino, ormai stanco e provato, si è spento nel settembre di un anno fa, lasciando i famigliari nella totale disperazione.
Le altre testimonianze
A dare ulteriore testimonianza di come la sanità calabrese sia ormai in condizioni inaccettabili, c' anche Giovanna Pedullà, componente dell'associazione "Sanità è vita", realtà consolidata che da anni si occupa di tutelare il diritto alla salute dei cittadini del Tirreno cosentino. Le controversie della sanità, arrivano poi direttamente dalla voce di due pazienti calabresi, Antonietta Roselli e Carmine Filiberti. La prima, qualche settimana fa, si è resa protagonista di una coraggiosa denuncia, affidata al nostro network, che ha acceso i riflettori sul tema delle prenotazioni degli esami diagnostici; il secondo, che da anni lotta contro una serie di patologie, ha spiegato come sia impossibile per alcuni pazienti calabresi curarsi nella loro terra, circostanza che spesso porta all'indebitamento delle famiglie coinvolte, come aveva rivelato in una intervista del giugno scorso. È possibile rivedere la prima puntata di "Diritto negato" on demand su LaC Play.
La nuova puntata
La seconda puntata di "Diritto negato" andrà in onda il prossimo giovedì 18 luglio, sempre alle ore 23.30, su LaC Tv (canale 11 ddt, 411 TivùSat, 820 Sky, oppure on demand scaricando l’app LaC Play). Al centro dello speciale, realizzato da Francesca Lagatta, ci saranno la recente riorganizzazione ospedaliera, il controverso caso dell'ospedale di Praia a Mare e i pazienti oncologici.