Cresce ancora di un punto percentuale il tasso di occupazione dei posti letto in area medica - per pazienti Covid - in Calabria, che passa così dal 16 al 17%. Assieme alla Sicilia, dove i ricoveri crescono del 2% arrivando al 23%, la nostra regione è oltre la soglia d’allerta del 15%. È quanto emerge dai dati del monitoraggio giornaliero a cura dell'Agenzia Nazionale dei servizi sanitari regionali (Agenas), di ieri, 30 agosto.

Proprio a causa dei contagi, ancora alti ma che ieri hanno registrato una diminuzione sotto i 200, e dei ricoveri in aumento, la Calabria rischia di passare in zona gialla, come abbiamo già riportato ieri. Uno dei due parametri, proprio quello che riguarda i ricoveri ordinari, è infatti stato superato mentre l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva ieri era ancora al 9%, un punto sotto al 10% indicato come limite massimo prima che scattino le norme più restrittive.

Nell’ultimo bollettino regionale, quello di ieri, i contagi erano 190 a fronte di 2.474 tamponi effettuati, ma si sono registrati anche tre morti.

Secondo il monitoraggio Agenas, l’occupazione dei posti letto in area medica sale anche in altre due regioni – Abruzzo e Campania – che restano però al di sotto della soglia di allerta. Sale invece in cinque regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia) il tasso di occupazione delle terapie intensive toccando il 13% nelle due isole maggiori, sopra la soglia d'allerta del 10%.