Settanta dipendenti dell'Asp di Cosenza passano dal part time a tempo pieno: nella giornata di ieri l'Azienda sanitaria ha infatti proceduto alla trasformazione dei rapporti di lavoro. Sulla questione sono intervenuti, distintamente, i consiglieri regionali Simona Loizzo (Lega) e Davide Tarvernise (M5s). 

«Ringrazio il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Antonello Graziano – ha detto la capogruppo della Lega in consiglio regionale, Simona Loizzo – per avere posto fine a un incubo che durava da anni. Finalmente settanta famiglie – ha aggiunto Loizzo – possono guardare al futuro con fiducia, atteso che si è posto fine a una situazione di precariato che durava da troppo tempo e che aveva effetti negativi sulla gestione stessa dell’azienda sanitaria. Questi 70 dipendenti si sono dimostrati professionali e attenti anche durante l’emergenza pandemica aspettando un atto concreto da parte dell’Asp di Cosenza che oggi, finalmente, si è manifestato».

Esulta anche Davide Tavenise, il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione. «Segnalazioni, denunce, fiato sul collo. Le buone notizie sono sempre il frutto di un lavoro incessante. Lavoro che nella sanità calabrese sa di pressing asfissiante sui commissari straordinari delle Asp. Accade così che in Calabria, in un clima di incertezza determinato da una curva dei contagi Covid in salita, 70 ausiliari specializzati, figura non più esistente, sostituita da quella dell’operatore socio assistenziale, impiegati negli ospedali della provincia cosentina, dopo circa 20 anni, vedono il loro contratto trasformato da tempo parziale a tempo pieno. Con più certezze per la propria vita, e quella degli altri».

«La trasformazione del rapporto di lavoro – prosegue Tavernise – è contenuta nella delibera n. 1140 del 12 luglio firmata dal commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Graziano, a cui va il mio ringraziamento per l’ascolto, in attesa delle prossime concrete azioni verso nuove e necessarie assunzioni. Si tratta di personale sanitario assunto in prima battuta nel lontano 2003, circa, con contratto a 18 ore settimanali rinnovato ogni sei mesi, fino al 2009 anno del passaggio a contratto indeterminato ma part time. Personale – chiude il capogruppo del M5s alla Regione – che pure assicura il necessario supporto all’assistenza sanitaria erogata dalle varie strutture, come l’ospedale di Corigliano Rossano, Cetraro, Paola, Castrovillari, Praia a Mare, Cariati, concorrendo ad assicurare i livelli essenziali di assistenza dal momento che, per via della carenza di personale, svolgono lavoro supplementare. I costi del provvedimento, come emerge dalla delibera, trovano capienza nei rispettivi conti di competenza, atteso che si riducono le prestazioni di lavoro supplementare svolte prevalentemente nelle strutture ospedaliere».