VIDEO | L'obiettivo è sostituire il personale andato in pensione e rafforzare una squadra spesso sottodimensionata. Sergio Pascuzzo: «Serve un impegno continuo e maggiore da parte delle istituzioni»
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In un contesto socio-economico sempre più complesso, il ruolo degli assistenti sociali diventa fondamentale per affrontare e mitigare le problematiche legate alla povertà e all'indigenza.
In Calabria, la situazione è particolarmente critica, con una domanda crescente di servizi e risorse umane spesso insufficienti a farvi fronte. L'Asp di Cosenza ha recentemente bandito un concorso per l'assunzione di cinque nuovi assistenti sociali, con l'obiettivo di sostituire il personale andato in pensione e rafforzare una squadra spesso sottodimensionata. Questa iniziativa è un segnale positivo per una professione che si trova quotidianamente a confrontarsi con carichi di lavoro imponenti e una vasta gamma di problematiche sociali.
A Corigliano Rossano, la situazione è migliorata negli ultimi anni. Attualmente, il comune conta su sette assistenti sociali, oltre al personale impegnato nel progetto “Pon Inclusione", volto a promuovere l'integrazione sociale e a contrastare l'emarginazione. Questo rafforzamento organico ha permesso di migliorare l'efficienza e l'efficacia degli interventi sul territorio. Sergio Pascuzzo, consigliere del Consiglio dell'Ordine Professionale della Calabria, ha espresso soddisfazione per l'avvio di nuovi corsi di formazione in Calabria, ritenendo che la preparazione continua sia fondamentale per gli assistenti sociali.
«La formazione è un elemento imprescindibile per garantire interventi adeguati e competenti. Siamo lieti che si stia investendo in questo ambito», ha dichiarato Pascuzzo. Nonostante questi segnali positivi, permangono gravi problemi di carenza di organico. Le trattative con la Regione Calabria e con gli ambiti territoriali sono in corso, nella speranza di ottenere ulteriori risorse e assunzioni. Gli assistenti sociali si trovano a dover gestire un vasto numero di casi, spesso complessi, che spaziano dal contatto diretto con le persone alla gestione della povertà e delle emergenze sociali. Il loro lavoro è un anello di congiunzione fondamentale nella rete dei servizi sociali, e la questione più pressante rimane quella della povertà e dell'indigenza. Le famiglie indigenti richiedono interventi tempestivi e mirati, e senza un adeguato numero di professionisti, è difficile rispondere efficacemente a queste esigenze. L'Asp di Cosenza, con il suo concorso per cinque nuove unità, rappresenta un passo avanti, ma è evidente che serve un impegno continuo e maggiore da parte delle istituzioni per garantire che gli assistenti sociali abbiano le risorse necessarie per svolgere il loro lavoro al meglio».