Circa 60 unità di personale nel 2024 per poi raddoppiarle nel 2025. Comincia a modellarsi l’ente di governance della sanità calabrese le cui attività sono al momento limitate alla sola gestione dei flussi informativi e all’aggregazione delle procedure amministrative; funzioni immediatamente avocate a sé dal commissario straordinario, Gandolfo Miserendino, all’avvio del nuovo corso chiamato, in questa fase, ad affrontare – tra gli altri – anche il nodo del personale.

La dotazione organica

Ci si muove, infatti, a grandi passi verso l’adozione del primo piano del fabbisogno di personale e il piano assunzionale per il 2024 e il 2025 di Azienda Zero, sulla scorta dell’atto aziendale licenziato a suo tempo dal predecessore. Una dotazione organica che ricalca il documento strategico adottato nel febbraio dello scorso anno, valutata appropriata anche dal nuovo commissario sulla base delle attività da svolgere.

Le nuove funzioni

Benché le funzioni per ora accentrate siano unicamente riconducibili ad una corretta trasmissione dei flussi e ad una adeguata gestione dei sistemi informativi, nell’immediato futuro di Azienda Zero si prospetta già il passaggio nella gestione dei concorsi in forma aggregata, funzione che necessariamente richiederà un po’ più del poco contingente finora reclutato attraverso i temporanei utilizzi.

67 unità, nel 2024

Per il 2024, quindi, si stima un fabbisogno di personale quantificato in 67 unità. Nello specifico, si tratta di 13 dirigenti medici, un dirigente sanitario, oltre ai profili amministrativi, professionali e tecnici per 53 unità; tutti di nuova assunzione per un costo complessivo di oltre un milione di euro (1.190.540 euro, per la precisione).

154 unità, nel 2025

Per il 2025, invece, il plafond si amplia a quasi il doppio. Si stima un fabbisogno di 154 unità di personale così distribuito: 31 dirigenti medici, 2 dirigenti sanitari e 121 profili amministrativi, professionali e tecnici. A fine 2025 si dovrebbe poter contare su una prima consistente truppa, complessivamente 221 unità di personale con una spesa per le casse dell’ente di governance che sfiora i quattro milioni di euro.