Quando arriviamo le ambulanze ferme sono meno di dieci. Una ha un fanale rotto, l’altra è fuori servizio, con tanto di foglietto ad avvertire. Ci sono tre auto pronte all’uscita, due sono sostitutive. Le altre sono in manutenzione. Questa la situazione all’interno dell’autofficina autorizzata di Rende. Da qui è arrivata la foto della ambulanze diffusa dal sindacato USB che ieri ha scatenato il dibattito fra la sigla e la Regione Calabria. 

A vincere l’appalto per le ambulanze con la Regione Calabria è stata la Orion, che acquista auto e furgoni FIAT, li attrezza per uso medico e le rivende alle regioni. In questo contesto si inserisce l’azienda con sede nella zona industriale del comune in provincia di Cosenza, partner di Orion, che si occupa di riparazione e revisione.

Caso Ambulanze della Regione Calabria, parla il proprietario dell’officina

Francesco Armentano, proprietario dell’officina, ai nostri microfoni spiega come funziona il procedimento: «In questo momento nel piazzale ci sono quattro macchine in riparazione. Di queste, una è incidentata e le altre sono in manutenzione ordinaria». Sostanzialmente l’officina recupera le auto, le porta in officina, completa gli interventi e le consegna nel giro di massimo quarantott’ore. «A meno che – spiega ancora Armentano – non ci siano problemi di tempistiche sui pezzi di ricambio. Non capisco la polemica».

Alla protesta di ieri di USB ha fatto seguito il comunicato della Regione che spiegava come la foto mandata dal sindacato fosse vecchia di un mese e che 86 ambulanze delle 90 ritratte erano state consegnate. «Sarebbe bastato che il sindacato venisse prima a chiedere e avremmo risposto a tutte le domande», precisa Armentano. «Non capisco quale sia il punto di caduta di questa polemica. Svolgo un’attività riconosciuta dalle autorità regionali», conclude poi. 

Dopo la denuncia dell’Usb sui mezzi fuori servizio, è arrivata la replica della Regione che ha ridimensiona i numeri. Siamo stati nell’officina per verificare cosa sta accadendo.