La docente di patologia generale è anche polemica con le regioni sugli open day: «Devono finirla di fare la corsa a chi somministra più dosi e mettere al primo posto la sicurezza» (ASCOLTA L'AUDIO)
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«È sbagliatissimo proporre questi vaccini (AstraZeneca e J&J, ndr) ai giovani, specialmente alle donne. Sono sempre stata convinta che non bisognerebbe darli a persone di età inferiore ai 55 anni». Così in un intervista rilasciata al Corriere della Sera, Antonella Viola, immunologa e docente di patologia generale a Padova. L'affermazione della Viola va dunque in contrasto con ciò che sta avvenendo in Calabria. Mentre nelle altre regioni AstraZeneca viene somministrato preferibilmente a chi ha più di 60 anni, la direttiva della Cittadella, come riportato da LaC è invece di segno opposto.
Le somministrazioni di AstraZeneca agli under 60
Nella tabella sottostante, pubblicata da Fanpage, si può capire quali regioni abbiano preferito inoculare Astrazeneca agli under 60 giugno nonostante le raccomandazioni dell’Aifa nel periodo dal 1 maggio al 6 giugno. In questo arco temporale in Calabria le iniezioni di AstraZeneca sono state oltre 75mila. Tra le regioni che hanno meno rispettato le indicazioni dell'agenzia italiana del farmaco ci sono anche Abruzzo, Lazio, Bolzano, Sicilia e Toscana. (Nella tabella seguente in rosso le Regioni che somministrano più vaccini AZ agli under 60, in verde chi privilegia gli over 60)
Le somministrazioni di Johnson & Johnson agli under 60
Il trend emerso per AstraZeneca è ancora più evidente nel caso del vaccino Johnson & Johnson, somministrato – su base volontaria – a tantissimi under 60. Le dosi del vaccino Janssen inoculate ai giovani in Calabria superano le 31mila dosi. In compagnia della nostra regione, nella speciale classifica anche Campania, Lazio, Liguria e Sicilia. (Nella tabella seguente in rosso le Regioni che somministrano più vaccini J&J agli under 60, in verde chi privilegia gli over 60)
I rischi secondo Science
«Per non aver dubbi - continua la Viola - basterebbe leggere un lavoro uscito sulla rivista Science dove si spiega come man mano che si scende con l’età i rischi di ricevere questi vaccini superano ampiamente i benefici. Nei più giovani il pericolo di avere conseguenze gravi a causa del Covid è invece molto basso. Ecco perché la Francia ha stabilito di limitare i due vaccini a vettore virale agli over 55».
«Le Regioni devono finirla di fare a gara a chi vaccina di più»
Secondo Viola, la raccomandazione dell’Aifa «dovrebbe essere più chiara e perentoria. Tanto più che, rispetto a quando è stata diffusa, la situazione epidemica in Italia è molto cambiata. Il virus circola meno, abbiamo dosi di vaccino a volontà. Quindi non c’è motivo di affrettarsi a vaccinare». L'immunologa conclude anche con una considerazione sugli open day per i giovani: «Le Regioni devono finirla di fare a gara a chi vaccina di più senza mettere al primo posto la sicurezza».
Pfizer "obbligatorio" solo per i dipendenti della Regione Calabria
La Calabria, come visto, è tra le regioni che somministrano AstraZeneca e J&J in massa, anche a chi ha meno di 60. Eppure, quando si è tratto di vaccinare i dipendenti della Cittadella è stato usato esclusivamente Pfizer. «Nessuno si sarebbe assunto la responsabilità di usare un altro farmaco», rispose a LaC News24 il dirigente Salvatore Lopresti, Datore di lavoro della Regione Calabria. Insomma, due pesi e due misure.