VIDEO | L'azienda sanitaria provinciale ha disposto la sospensione dei ricoveri per evitare lo sforamento dei budget annuali ma gli erogatori insorgono
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Quando i principi di riequilibrio economico prevalgono sulla garanzia di cura e assistenza, le liste di attesa si allungano e i pazienti con difficoltà riescono a guadagnare il via libera ai ricoveri. E' quel che sta avvenendo a Catanzaro, dove l'Azienda sanitaria provinciale, che proprio di recente ha posto le condizioni per dichiarare il dissesto finanziario, ha chiuso i rubinetti della liquidità verso gli erogatori privati accreditati.
«Sta capitando che nonostante la copertura finanziaria secondo contratto esista, i distretti non acquistano più servizi» spiega don Biagio Amato, presidente di fondazione Betania. «Così le strutture hanno posti da destinare ai pazienti vuoti ma devono continuare a sostenere i costi per il personale e i cittadini non possono più fruire di queste prestazioni. Quindi viene arrecato un danno nei confronti dei cittadini ma uno anche degli operatori». La misura è stata adottata in via del tutto previdenziale per evitare lo sforamento dei budget, gà fissati per il 2019, ma non ancora del tutto consumato dagli erogatori privati. «La copertura finanziaria esiste - ha aggiunto ancora don Biagio Amato - e si potrebbe quindi continuare a ricoverare nelle nostre strutture fino a dicembre del 2019. Non capiamo le ragioni per cui i ricoveri sono stati bloccati fin dall'inizio del mese». I rappresentanti delle cliniche private accreditate hanno chiesto un incontro ai vertici dell'Asp per trovare una soluzione al problema.
Luana Costa