Professionisti del sistema sanitario nazionale con le braccia incrociate anche a Catanzaro. Uno stato di agitazione nazionale per 24 ore al quale hanno aderito le principali sigle sindacali di categoria per chiedere un'assistenza adeguata a favore dei cittadini ma anche maggiori fondi per la Sanità pubblica e il rinnovo del contratto di lavoro, come spiega il presidente regionale dell'Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Emergenza in area critica della Calabria Domenico Minnniti: «I motivi dello sciopero sono sostanzialmente tre. Innanzitutto la qualità delle cure che eroghiamo ai nostri cittadini che lascia molto a desiderare proprio er carenza di risorse economico finanziarie ed umane. Secondo punto è l'imbuto formativo. Le borse di studio sono assolutamente insufficienti a far fronte alle esigenze organiche, strutturali e funzionali della sanità calabrese. Terzo punto naturalmente è il rinnovo del contratto, fermo da 10 anni in una incredibile posizione di stallo, essendo gli unici a non aver ancora potuto firmare il rinnovo».

Condizioni finanziarie e di lavoro che consentano di continuare a svolgere un ruolo fondamentale a difesa della salute dei cittadini dunque è quello che chiede anche il sindacato dei medici Anaao Assomed rappresentato dal segretario regionale Filippo Larussa e da Domenico Saraceno della direzione nazionale.