Registra un altro timido passo in avanti la querelle insorta attorno dapprima all'accreditamento e poi alla sottoscrizione del contratto della clinica privata Sant'Anna Hospital di Catanzaro. Dopo la definizione del budget operata dall'azienda sanitaria provinciale, si era vissuta una sostanziale battuta d'arresto nei rapporti tra la struttura privata e l'Asp per quel che concerne la procedura di contrattualizzazione, interrotta solo dal rinvio a giudizio dei legali rappresentanti e della stessa clinica indagati per truffa aggravata in danno del servizio sanitario regionale.

Il nuovo passo in avanti si sostanzia attraverso il placet sulla griglia delle prestazioni assistenziali che l'Asp si è dichiarata pronta ad acquistare dalla struttura che opera nel campo della cura delle patologie cardiovascolari. Come si ricorderà l'azienda sanitaria aveva assegnato un tetto di spesa del valore di 26 milioni di euro, e le prestazioni gravitano attorno a questo budget per interventi cardiochirurgici e cardiologici.  

L'atto finale non è ancora tuttavia andato in porto, ossia la sottoscrizione del contratto che nei fatti formalizza il rapporto di erogatore accreditato per conto del servizio sanitario pubblico.