Il presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato nel pomeriggio il neo commissario ad acta per la sanità Saverio Cotticelli, accompagnato dal sub commissario Thomas Schael, presenti il capo di gabinetto Gaetano Pignanelli, il delegato del presidente alla sanità Franco Pacenza e il dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro. Cotticelli, che ha voluto riportare l'ottima impressione ricevuta dalle strutture regionali incontrate ieri nella visita in Cittadella effettuata in coincidenza dell'insediamento della struttura commissariale e nella quale aveva espresso l'intenzione di incontrare al più presto Oliverio, a questi ha ribadito nei cordiali colloqui la volontà di avviare una stretta e proficua collaborazione. «Insieme- ha affermato il commissario-  possiamo raggiungere ciò che i cittadini si aspettano. Facendo sistema, possiamo arrivare all'obiettivo che è comune di evitare che aumentino le tasse, si riducano i servizi, si indeboliscano le prestazioni sanitarie». «La mia opera insieme a voi - ha aggiunto rivolto al presidente Oliverio- è  affrontare il debito e da questo rientrare. Intendiamo adottare pratiche virtuose, con sinergia politico- tecnica, con scelte condivise, con programmi di breve, medio e lungo periodo, tutto all'insegna della legalità, per raggiungere gli obiettivi in una realtà importante, la Calabria, che va aiutata».

Apprezzamenti sono giunti invece dal presidente della Regione, Oliverio per l’incontro:  «un atto che manifesta una intenzione collaborativa che non è di poco conto. Appezzo anche l'approccio e l'impostazione espressi». «Noi- ha ricordato Oliverio- ci siamo determinati sin dall'inizio dell'esperienza alla guida della Regione nell'iniziativa di mettere in discussione l'istituto del commissario, perché il commissariamento, dal 2010, non ha prodotto i risultati posti alla sua base quando fu deciso. I risultati ad oggi sono livelli essenziali di assistenza al di sotto del parametro minimo, mobilità passiva, quindi emigrazione sanitaria , progressivamente aumentata, dai 201 milioni di euro del 2010, agli oltre 300 milioni al 31 dicembre 2017, servizi territoriali  in condizione pessima, con conseguente situazione di grave sofferenza nelle strutture hub. Il maggiore ospedale dei calabresi è fuori dalla Calabria».


«A fronte di questa situazione - ha continuato Oliverio- ho avuto modo  più volte, nel corso di questi anni, non solo ora, di contestare  l'impostazione commissariale, cui si è aggiunta incomunicabilità con un commissario che ha tenuto a tagliare fuori la Regione dalla programmazione e dal necessario raccordo con essa». Ribadita l’importanza della cooperazione: «Condivido in pieno sull'operare nel massimo della legalità e della trasparenza, necessarie guide in un settore così delicato come è quello della sanità».

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