VIDEO | Somministrazione sospesa al Consiglio Regionale e rinvio all'ospedale. La soluzione alle criticità è un accordo che impegna l'ospedale a chiamare queste persone senza una seconda prenotazione
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Rinvii, attese e anche qualche rimpallo di responsabilità. È quanto stanno vivendo i pazienti allergici, non qualificati come pazienti fragili, e dunque al momento prenotabili per il vaccino solo in base all'età, rinviati a decine dal Consiglio Regionale al Grande Ospedale Metropolitano.
Al momento del colloquio con il medico prima della somministrazione, la comunicazione di fattori allergici sta, infatti e a ragion veduta, determinando la scelta precauzionale di sospendere e di non vaccinare in loco ma di posticipare la somministrazione in ambiente protetto, dunque in ospedale.
Scelte assunte con responsabilità ma che generano disagi e confusione, specie per le informazioni non uniformi fornite alle persone, e in qualche caso, anche rimpalli di responsabilità. È stata consigliata una seconda prenotazione, cancellando la prima, che però il sistema non ha sempre consentito, oppure, per accorciare i tempi, è stato suggerito di recarsi direttamente al Gom dove però la prenotazione è invece inderogabilmente richiesta.
Insomma una situazione che adesso sarà messa in regola e che riguarda ala momento già 60-80 ottanta persone. Un numero destinato a crescere data la diffusione delle allergie, e il potenziale rischio di reazioni avverse, e in ragione di un meccanismo di accesso al piano vaccinale che al momento non consente a questa condizione di esposizione di essere esplicitata già all'atto della prenotazione. Essa dunque viene in evidenza solo al momento dell'incontro con il medico e dell'anamnesi, prima della somministrazione.
Chiarezza su modalità e ruoli sarà fatta in questi giorni con la firma del protocollo, predisposto in bozza già nei giorni scorsi dal commissario straordinario dell'Asp reggina, Gianluigi Scaffidi, e che la stessa commissaria straordinaria del Gom, Iole Fantozzi, si è già dichiarata disponibile a firmare per darne tempestiva attuazione.
Le parole del commissario dell'Asp
«Veniamo a conoscenza dell'esposizione a reazioni allergiche di queste persone quando già sono qua. Questa condizione espone questi pazienti ad un rischio maggiore di reazioni avverse, che in quanto medici siamo chiamati a tenere in grande considerazione. In questa situazione è dunque preferibile non somministrarlo in questa sede ma in ospedale, dove tali reazioni potrebbero essere fronteggiate in modo adeguato» - ha spiegato il commissario straordinario dell'Asp reggina, Gianluigi Scaffidi.
«Abbiamo compilato una lista che abbiamo già trasmesso al Gom e adesso questo protocollo regolamenterà la chiamata da parte dell'ospedale dal momento che non può essere pretesa una nuova prenotazione da chi già ne ha eseguita una. Avendo già espletato la procedura, - ha detto ancora Scaffidi - la persona rinviata ad ambiente protetto è da ritenersi già inserita nel sistema e dunque da vaccinare senza ulteriore prenotazione. Sarà il Gom, per ovvie ragioni deputato alla vaccinazione delle persone fragili, a chiamarla telefonicamente per fissare l'appuntamento per la vaccinazione».
Importante è però il fattore tempo. Quando verranno chiamate dal Gom queste persone?
«Nel protocollo stiamo indicando una breve intercorrenza di tempo tra il rinvio e la vaccinazione in luogo protetto. Sono certo che ci sarà massima collaborazione tra questo Centro e l'Ospedale e che questa lista comincerà già in settimana ad essere scorsa», ha concluso il commissario straordinario dell'Asp di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi.