Si può considerare naufragato il polo Covid concepito con tanto di delibera aziendale all’interno del presidio ospedaliero “Nicola Giannettasio” di Rossano. Nell’atto, che porta la firma dell’allora commissario Giuseppe Zuccatelli, si prevedeva l’istituzione di una divisione di pneumologia dedicata Covid-19. Ai 4 posti letti esistenti di terapia intensiva si sarebbero dovuti aggiungere ulteriori 36 posti letto di cui 10 per pneumologia e 10 di intensiva respiratoria e semintensiva respiratoria, 10 di riabilitazione cardio respiratoria e 6 posti di terapia intensiva generale, tutti dedicati all'emergenza Covid-19. Tra gli obiettivi dei vertici aziendali vi sarebbe stata la volontà di decongestionare l'Hub di Cosenza. Di tutto questo non si è portato a termine nulla, se non la Tac dedicata, qualche ventilatore e qualche posto letto.

L'area da destinare ai casi sospetti

È allo studio ora, al fine di uscire dall’impasse, l’ipotesi di dedicare l’ala del primo piano destinata al polo Covid ai pazienti sospetti Covid da tenere in isolamento in attesa dell’esito dei tamponi. Una soluzione transitoria che, tuttavia, si rivela utile allo scopo di combattere il rischio di promiscuità all’interno dei presidi di Corigliano e di Rossano. Una problematica spesso sottovalutata, nonostante le difficoltà riscontrate nel tempo in ordine ai percorsi dedicati.

Da più tempo, tra l’altro, sono state dismesse le tensostrutture degli ospedali spoke per carenza di personale e per le alte temperature estive. Accade, dunque, che il paziente sospetto covid entri in pronto soccorso senza le tutele necessarie per tutto il personale e per i cittadini in attesa di essere visitati in codice giallo o verde. È all’esame dei vertici aziendali un protocollo specifico in via di definizione.

Niente laboratorio di Microbiologia

Non si ha più notizia neppure della realizzazione del Laboratorio di Microbiologia, virologia e sierologia, da concepire al “Nicola Giannettasio” a supporto del polo covid. A tal riguardo era stato approvato un impegno di spesa, progetto e indizione di gara. A firmare la delibera per una spesa pari a 100mila euro, era stata l’attuale  commissario straordinario Simonetta Cinzia Bettelini. L’area individuata avrebbe dovuto occupare una porzione dell’attuale Laboratorio Analisi per una superficie di 70mq.  Era persino prevista la procedura d'urgenza. Al momento è ancora tutto fermo.