VIDEO | Nel palazzo di città un convegno con esperti endocrinologi aperto al pubblico ed ecografie per i richiedenti direttamente nella stanza del presidente del Consiglio comunale, anche grazie al supporto dell'Asp
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Organizzato da Giovanni Docimo, responsabile della Uosd di chirurgia tiroidea presso l’Azienda ospedaliera dell’Università Vanvitelli, in Campania, nonché professore associato di Chirurgia generale presso il medesimo ateneo e presidente eletto della Società italiana unitaria di endocrinochirurgia, il convegno paolano dedicato alla prevenzione ed alla cura delle patologie tiroidee, ha registrato grande partecipazione e gradimento.
«Nel mese dello screening – ha specificato Maria F. Veneruso, medico di base e coordinatrice dell’incontro – è stato molto importante poter contare sulla disponibilità del Comune, che ci ha ospitato con un’accoglienza degna di lode, nonché sul supporto dell’Azienda sanitaria, che nella persona del dottor Antonio Figlino ha reso possibile l’effettuazione di esami ecografici in un locale del municipio, grazie ad uno strumento molto sofisticato, per l’occasione adoperato da esperti come il dottor Roberto Romano, specialista in Endocrinologia e medicina interna».
Effettivamente, nella stanza del presidente del Consiglio comunale, incastonata lungo una parete della sala consiliare, diverse persone tra i tanti presenti hanno potuto svolgere un’ecografia, finalizzata a tenere sotto controllo la ghiandola della tiroide. La prestazione, come ha specificato la dottoressa Veneruso, è stata resa possibile dalla disponibilità dell’Asp, presente all’incontro con il commissario straordinario, Gianfranco Filippelli, ma anche grazie alla competenza e alla professionalità degli operai del settore manutentivo, che si sono fatti carico del trasporto del dispositivo e dell’allestimento della stanza.
«Sono veramente felice di essere qui a Paola – ha detto il professor Giovanni Docimo – perché benché napoletano, le mie origini sono calabresi. Questa mattina abbiamo dato vita ad un appuntamento interessante, è stato un confronto importante nel quale ci siamo dedicati a spiegare, a medici e popolazione, quando preoccuparci, quando fare screening e cosa fare. Le patologie tiroidee raramente sono patologie cattive, cioè avere un nodulo non significa avere un tumore, ma se si ha un nodulo, è importante capire di cosa si tratta. Così com’è importante sapere come funziona la propria tiroide, se bene o male, troppo o troppo poco, e anche in questo caso ci sono terapie precise ed efficaci. Il messaggio che lanciamo da incontri come questo – ha concluso il cattedratico – è quello di controllarsi e stare attenti, sapendo che sia a livello medico che chirurgico esistono contromisure efficaci ad ogni problema».
All'incontro, per conto dell'amministrazione comunale, hanno presenziato la vicesindaco Maria Pia Serranò e l'assessora Barbara Sciammarella, nonché diversi consiglieri.