Lanciato più volte l’allarme sulle enormi difficoltà della struttura complessa a «garantire l’erogazione dei servizi essenziali»
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Un solo posto, due soli aspiranti candidati. Sono state, infatti, semplicemente due le domande presentate al fine di poter partecipare all’Avviso di selezione pubblica per il conferimento di «un incarico dirigenziale di altissima professionalità», a tempo pieno e determinato, per un periodo di anni tre, da conferire a un medico esperto nella disciplina di Ortopedia e Traumatologia da assegnare all’Unità operativa del presidio ospedaliero di Vibo Valentia». Punto.
Il suddetto bando è stato pubblicato a fine marzo da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, tramite apposita delibera del commissario straordinario Giuseppe Giuliano, che in questi ultimi giorni ha provveduto anche a nominare l’apposita commissione di valutazione.
La composizione della commissione di valutazione
La stessa è, infatti, chiamata a giudicare gli aspiranti candidati per un posto nel reparto di Ortopedia e Traumatologia dello “Jazzolino” del capoluogo. Questa, dunque, la sua composizione: presidente Bruno Iannò (direttore dell’Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia); componente Francesco Zappia (direttore dell’Unità operativa di Chirurgia dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia); componente Giuseppe Rodolico (direttore dell’Unità operativa di Urologia dell’ospedale civile di Tropea); segretario Gabriele Arcangelo Chiera (funzionario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia).
Difficoltà a garantire i servizi minimi. Rischio chiusura
l reparto dell’Ortopedia e Traumatologia del locale nosocomio, ancora più di altre Unità operative, rischia la chiusura. Ad oggi, infatti, «non è stata ancora colmata la grave carenza di personale medico dell’Unità operativa (vi è una procedura concorsuale ancora in itinere per l’assunzione di sei nuovi medici, in quanto quella precedentemente bandita si è conclusa negativamente), rendendo difficoltoso garantire l’erogazione dei servizi essenziali, con il conseguente rischio di una possibile chiusura del reparto». A mettere nero su bianco lo scorso marzo tutto ciò è stato Gianfranco Ielo, direttore della Struttura complessa di gestione e sviluppo delle risorse umane e formazione dell’Azienda sanitaria.