Dopo appena 20 giorni dall’arrivo del nuovo primario di Cardiologia, il dottore Roberto Ceravolo, l’unità operativa dell’ospedale lametino ha ripreso le attività che erano state sospese 7 anni fa, per via dei continui ridimensionamenti che si sono registrati negli ultimi anni nell’ambito delle attività sanitarie.


L’équipe ha impiantato in una paziente originaria del Lametino il defibrillatore automatico impiantabile (ICD).
Una buona notizia perché in futuro operazioni chirurgiche di questo genere potranno essere effettuate direttamente presso l’ospedale di Lamezia Terme, evitando che i pazienti si spostano nei lontani ospedali di Catanzaro. Nella prima sede sono presenti professionalità e strutture adeguate.

 

Ha affermato con soddisfazione il direttore dott. Roberto Ceravolo «erano anni che in questo ospedale l’attività si era fermata e l’abbiamo fatta ripartire…Si tratta di interventi importanti che possono essere realizzati in questo ospedale, senza che i pazienti si rechino a Catanzaro, su cui noi possiamo intervenire in soli 10 minuti, come per le coronografie e le angioplastiche. Questo significa meno viaggi e soprattutto un riscatto cardiologico per l’intero territorio, in quanto sono state riportate delle attività che erano già presenti in passato…A breve riapriremo anche gli ambulatori, prima bloccati ai pazienti esterni, con una previsione di 600 prestazioni nel solo mese di settembre, in modo da soddisfare le esigenze del territorio.

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L’augurio è che accanto all’impulso dell’attività della Cardiologia ci siano anche delle strutture, con sale dedicate all’elettrostimolazione e magari anche del personale in più. Implementando il servizio pubblico, la città di Lamezia e il Lametino potranno …anche evitare di rivolgersi al servizio privato. È un’occasione unica per far crescere e far ripartire questo ospedale.»