«Negli ultimi venti anni centinaia di famiglie calabresi, nell'affrontare patologie oncologiche, spesso spietate, riguardanti i più piccoli, hanno trovato nel reparto di Pediatria e nel servizio di oncoematologia dell'Ospedale Annunziata di Cosenza, in questo erogato, medici ed infermieri competenti, dai quali hanno ricevuto diagnosi, cure e conforto».

Lo affermano, in una nota,i parlamentari del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico, Elisa Scutellà, Laura Ferrara, Massimo Misiti, Giuseppe Fabio Auddino, Riccardo Tucci e Alessandro Melicchio.

 

«Ecco perché la notizia – aggiungono i parlamentari – che è circolata negli ultimi giorni, riguardo un possibile ridimensionamento del servizio di Pediatria dell'Ospedale dell'Annunziata, ci lascia perplessi ed amareggiati. Un servizio di eccellenza che, supportato fra l'altro da realtà dell'associazionismo, all'avanguardia nell'aiuto dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, ha costituito un punto di riferimento imprescindibile per mamme, papà e piccoli calabresi che si sono trovati in estrema difficoltà nell'affrontare patologie tumorali complesse. Un esempio virtuoso che con l'aiuto dell'associazione Gianmarco De Maria, che da anni sostiene lodevolmente le famiglie dei bimbi malati, ha fatto risparmiare alle incerte casse della sanità calabrese, qualcosa come 12 milioni di euro, arginando nel contempo il doloroso fenomeno dell'emigrazione sanitaria dalla nostra terra. La seppur grave emergenza sanitaria dovuta alla non può in alcun modo pregiudicare il normale funzionamento di tale encomiabile servizio né costituire il pretesto per trascurarne eventuali criticità. Riteniamo che sia ora necessario un intervento chiaro, deciso ed esauriente da parte delle autorità istituzionalmente competenti, sia a livello commissariale che da parte della regione. Si devono dare risposte concrete alle esigenze e alle urgenze dei calabresi, e dei dei piccoli pazienti in particolare».

 

«Il servizio di oncoematologia pediatrica dell'Annunziata – concludono i rappresentanti del Movimento 5 stelle – rappresenta un modello sanitario da replicare e tutelare. Non può trasformarsi, invece, nell'ennesima occasione persa di utilità per un territorio già di suo martoriato da annosi ed irrisolti problemi. Gli standard della buona salute devono essere estesi e mantenuti in tutta la Calabria così come nel resto del Paese».