I dati resi noti dal presidente Francesco Samengo intervenuto alla cerimonia di apertura del Joint meeting in pediatria e medicina dell’adolescenza organizzato a Catanzaro
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«Lo scorso 20 novembre abbiamo celebrato il trentennale dell’approvazione da parte delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza: dalla sua adozione ad oggi, nel mondo sono stati compiuti progressi straordinari a favore della salute di mamme e bambini; dal 1990 ad oggi si è dimezzata la mortalità dei bambini al di sotto dei 15 anni di età, mentre il tasso di mortalità materna è diminuito del 38% principalmente grazie ad un maggiore accesso a servizi sanitari di qualità e a costi accessibili. Eppure, molte sfide devono ancora essere affrontate: almeno 1 bambino su 3 di età inferiore ai 5 anni è denutrito o in sovrappeso; solo il 42% dei bambini sotto i 6 mesi di vita viene allattato in via esclusiva». E’ quanto dichiara il presidente Unicef Italia Francesco Samengo intervenuto alla cerimonia di apertura 9th Joint meeting in Pediatria e medicina dell’adolescenza, organizzata a Catanzaro dall’associazione Acsa&Ste Onlus, in collaborazione con le società scientifiche Magam (Mediterranean and middle east action group of adolescent medicine), Sema (Sociedad espanola de medicina de la adolescencia) e con il patrocinio di altre società scientifiche
Malnutrizione
«Quando si parla di malnutrizione - sottolinea Samengo - il nostro immaginario ci porta a pensare a situazioni legate ai Paesi più poveri del mondo. Tuttavia, come sappiamo, malnutrizione non significa solo non avere da mangiare a sufficienza, ma anche mangiare in modo errato o malsano. Sovrappeso e obesità nell’infanzia e nell’adolescenza sono in aumento in tutti i continenti, compresa l’Africa. Nel mondo, 40 milioni di bambini sopra i 5 anni sono in sovrappeso o obesi. In base ai più recenti dati ISTAT, anche in Italia vi sono oltre 2 milioni di bambini e adolescenti compresi nella fascia di età tra i 3 e i 17 anni che sono in sovrappeso».
L’eccesso di peso aumenta passando da Nord a Sud
«L’Italia è al terzo posto tra i Paesi europei - prosegue Samengo - per percentuale di bambini obesi tra i 7 e gli 8 anni di età con un rapporto di 1 bambino su 8 e di soggetti con eccesso ponderale pari al 20,6%. L’eccesso di peso tra i minorenni aumenta significativamente passando da Nord a Sud con percentuali particolarmente elevate in Campania (44,1%), Calabria (41,4%) e Sicilia (35,3%), secondo i dati 2016 dell’Istituto Superiore di Sanità su bambini tra 3 e 17 anni».
La situazione in Calabria
«La Calabria viene ad occupare, purtroppo, il secondo posto nella graduatoria nazionale e questo deve essere uno stimolo per prendere quanto prima adeguati provvedimenti, visti i noti fattori di rischio attuali e potenziali che si accompagnano all’eccesso ponderale. È dunque fondamentale - aggiunge il presidente Unicef - migliorare l’educazione alimentare dei bambini e delle loro famiglie incentivando stili di vita non sedentari ed investendo altresì sulla sicurezza alimentare. Una corretta alimentazione e corretti stili di vita - precisa il presidente Unicef Italia - iniziano sin dai primi giorni di vita. La promozione, la protezione e il sostegno dell’allattamento in via esclusiva durante i primi sei mesi di vita e, successivamente, anche fino ai 2 anni di età del bambino, sono considerati dall’Unicef e dall’Oms tra gli interventi di salute pubblica più rilevanti in termini di efficacia e di rapporto costi/benefici».