La notizia riferita dal presidente del consiglio comunale Di Natale: «Si tratta di uno strumento che consente di rimuovere l’eccesso di liquidi che impediscono ai soggetti con tale patologia di respirare correttamente»
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Nei giorni scorsi, nel reparto di Terapia intensiva cardiologica dell'ospedale San Francesco di Paola è stato impiegato, per la prima volta in Calabria, un apparecchio per l’ultrafiltrazione extracorporea, ovvero la rimozione meccanica dell'acqua corporea in eccesso nei pazienti con un cuore incapace di assolvere alla normale funzione contrattile di pompa e di soddisfare il corretto apporto di sangue a tutti gli organi.
«Si tratta di uno strumento - ha detto dalla sua pagina facebook il presidente del consiglio paolano Graziano Di Natale - che consente di rimuovere l’eccesso di liquidi che impediscono, ai pazienti con scompenso cardiaco, di respirare correttamente». Grazie a questo nuovo dispositivo sarà quindi possibile gestire direttamente nell'ospedale paolano tale patologia, senza che i pazienti dovranno essere costretti a recarsi altrove, in altre strutture, magari fuori regione.
Cure efficaci
Nel caso del paziente ricoverato nel nosocomio paolano, l'utilizzo dell'apparecchio si è rivelato molto efficace e gli ha restituito un buono stato di salute. Prima del ricovero all'ospedale San Francesco, le terapie diuretiche somministrate all'uomo erano risultate insufficienti a stabilire un quadro clinico accettabile.
«Questa è la sanità che mi piace raccontare - ha detto ancora Graziano Di Natale, che riveste anche il ruolo di consigliere provinciale tra le file del Pd - quella fatta di professionisti capaci, seri che mettono a disposizione della collettività il loro talento. Sono davvero felice del lavoro che sta svolgendo la dottoressa Maria Teresa Manes e tutti gli operatori del reparto di cardiologia dell’ospedale di Paola».