È il giorno del dolore per Reggio e la Calabria intera che dice addio alla giovane morta lo scorso 5 gennaio al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria a causa di una meningite, come confermato ieri dalla direzione aziedale del presidio.

Si sono svolti oggi i funerali della sedicenne che è giunta al pronto soccorso - fanno sapere i vertici dell'ospedale - già in condizioni critiche. Inutili sarebbero stati tutti i tentativi di rianimarla.

«Evitare allarmismi»

Intanto però la commissione straordinaria dell'Asp di Reggio Calabria fa appello a tutti i cittadini affinchè si evitino allarmismi ingiustificati e fa sapere di essersi «attivato, nell'immediato, sottoponendo a tutte le idonee e necessarie misure di profilassi prioritariamente tutti coloro che per qualsiasi motivo abbiano avuto contatti stretti con la ragazza».

Precisa anche che per contatti stretti si intedono:

- conviventi (componenti nucleo familiare o persone che dormono/abbiano dormito nella stessa abitazione o che abbiano condiviso locali quali cucina e stanze di soggiomo); compagni e insegnanti della stessa classe scolastica che siano stati nello stesso ambiente nei sette giorni precedenti l'esordio dei sintomi;

- altri contatti stretti: partner, compagni di camera in una qualsiasi collettività (college, caserma militare, ostello, centro accoglienza./residenziale.. .), passeggeri seduti vicino alla persona infetta durante un viaggio in pullman/autobus o un volo aereo di almeno B ore;

- soggetti esposti a contatto con secrezioni naso-faringee, della persona infetta, attraverso: bacio, respirazione bocca-bocca etc..».

In questi casi «chiunque si riconoscesse in una di queste categorie è invitato a mettersi immediatamente in contatto con l'Ufficio di Medicina Preventiva presso il Centro Vaccinale di Reggio Calabria, tel. 0965/347353. I contatti indiretti (cioè con persone venute a contatto con quelÌa infetta) non sono a rischio e quindi al momento non richiedono l'adozione di specifiche misure di profilassi».


L'Asp rivolge quindi l'appello a tutta la cittadinanza «affinché si eviti ogni ingiustificato allarmismo, considerato che il contagio di questa patologia si realizza solo attraverso un contatto stretto e prolungato con la persona colpita dall'infezione».