Se da un lato la grave carenza di personale continua a generare drammi e disagi, dall'altra i pochi medici che lavorano all'ospedale di Praia a Mare continuano imperterriti ad opporsi al lento declino, mettendo tutte le forze in campo per rendere migliore quel barlume di sanità al quale si resta morbosamente aggrappati. Così, se la rete emergenza/urgenza resta un miraggio e il pronto soccorso rischia seriamente la chiusura nelle ore notturne, le attività ambulatoriali si espandono toccando ogni branca della medicina. Dopo l'urologia, la gastroenterologia, la diabetologia e tanti altri reparti considerati eccellenze del territorio, è in arrivo il servizio di oncologia ambulatoriale. Dai prossimi giorni, due volte a settimana, la dottoressa Rosa Talarico incontrerà i pazienti nelle stanze del nosocomio praiese. La donna è già dirigente medico dell'unità operativa di oncologia all'ospedale di Paola, diretta dal dottor Gianfranco Filippelli. Le prenotazioni potranno avvenire con il consueto metodo di prenotazione tramite Cup, il centro unico di prenotazione, farmacie o parafarmacie. L'obiettivo è stato raggiunto anche grazie alla sinergia tra il direttore della struttura praiese, Vincenzo Cesareo, e la direttrice sanitaria del distretto del "Tirreno", Angela Riccetti.

Accordo tra ospedale di Praia e oncologia paolana

All'ospedale della città dell'isola Dino il reparto di oncologia è attivo già da qualche tempo, grazie a un accordo con il reparto di oncologia paolano. Per la sua nascita, è stato fondamentale il contributo del "Picc team", una equipe di esperti in cure palliative per i malati oncologici e non. Il team, di cui è responsabile Luigi Aloia, promuove l'utilizzo del Picc, dall'inglese "Peripherally Inserted Central Catheter", un catetere periferico che può alleviare le sofferenze del malato mediante il suo utilizzo per un lungo periodo, come ad esempio nei lunghi regimi chemioterapici. Del nuovo metodo di cura si è discusso nelle scorse ore durante un convegno dal titolo Picc Oncology Congress.