VIDEO | Nel corso della trentesima assemblea dei soci, dirigenti e delegati hanno fatto il punto delle attività svolte, con uno sguardo rivolto ai progetti in cantiere
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L'Avis provinciale di Catanzaro fa il punto dell'attività svolta nel corso della 30ma assemblea dei soci. Dalla prevenzione alla comunicazione, dalle campagne di sensibilizzazione del dono alla violenza di genere, nella sala conferenze della casa del donatore, dirigenti e delegati dell'associazione dei donatori di sangue si confrontano sulle prossime iniziative da mettere in campo, tra tutte la sfida della donazione del plasma. «Abbiamo iniziato questo percorso già da un anno con un separatore cellulare presso la casa del donatore a Caraffa di Catanzaro, nell'area industriale vicino il quartiere Germaneto – spiega il presidente provinciale Franco Parrottino -. Da pochi giorni abbiamo avuto il secondo separatore e quindi siamo già presenti il mercoledì e il venerdì per donare questa importante componente del sangue».
La collaborazione con Casa Paese per demenze
Nel corso dei lavori, oltre agli interventi, tra gli altri, dei direttori dei centri trasfusionali di Lamezia Terme, Domenico Fusto, e Catanzaro, Gabriella Talarico, da sempre al fianco dell'associazione, anche l'intervento di Elena Sodano, presidente dell'associazione Ragi e ideatrice della Casa Paese per demenze di Cicala che ha recentemente aperto le porte ai primi pazienti alla presenza del ministro per le disabilità Alessandra Locatelli e per la quale anche l'Avis ha fornito un significativo contributo. All'associazione è stata dedicata una piazzetta e gli stessi soci hanno offerto colori, pennelli e tutto l'occorrente per permettere a tre giovani decoratori di abbellire il viale della Casa paese e trasformarlo in una vera e propria “ruga” di un borgo. «Ma la collaborazione con Avis non finisce qui – spiega la Sodano - perché siamo in attesa di lanciare un progetto veramente particolare che mette in rete ben 17 comuni della provincia di Catanzaro dove noi andremo a formare i volontari Avis nella relazione di cura delle persone con demenza».