Non solo medicina e salute, ma soprattutto ricerca e alta formazione, divulgazione scientifica e informazione giornalistica. La collaborazione siglata tra il Network LaC, guidato dall'editore Domenico Maduli, e il Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, diretto dal professore Arturo Pujia, è alla base della nuova rubrica che con cadenza settimanale verrà veicolata attraverso i canali del principale gruppo editoriale calabrese. Ogni martedì, infatti, all'interno del tg e sulle testate online del gruppo, sarà dedicato ampio spazio al lavoro svolto incessantemente dai professionisti del Policlinico catanzarese.

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L’obiettivo, come accennato, non si esaurisce in quello che potrebbe essere il contenuto di una normale rubrica di medicina, ma si punterà a mettere in piena luce anche la didattica universitaria e l’attività di ricerca, al fine di realizzare una sorta di polo informativo formato da due eccellenze nei reciproci campi di competenza: da una parte l'Università di Catanzaro e dall'altra il principale gruppo editoriale calabrese. «Sono fermamente convinto  - ha commentato Maduli - che se, le eccellenze in questa terra camminano assieme, le impurità si eliminano in maniera naturale. È questo l'unico modo per consentire alla Calabria di emergere come merita: attivare sinergie di alto livello per il raggiungimento di traguardi ambiziosi, sottratti alla routine della quotidianità. Immaginare il futuro e agire sul presente per realizzarlo. È ciò che il Network LaC fa da tempo, consentendo ai fatti di superare le parole, in qualsiasi contesto».

Il ruolo della ricerca

«I docenti che afferiscono al Dipartimento - ha spiegato poi il professore Pujia - svolgono le tre attività tipiche che sono appunto l'assistenza, la didattica e la ricerca. Ma mentre l’assistenza viene vista e percepita dagli utenti, così come la didattica dagli studenti, l’attività di ricerca rimane spesso nell’ombra, come se fosse solo una questione per addetti ai lavori. Invece, vogliamo rendere edotto anche il grande pubblico dell'attività incessante di ricerca che viene svolta nei nostri laboratori e nei reparti dove vengono effettuati gli studi clinici. Quindi, il nostro obiettivo è rendere consapevole tutta la popolazione del lavoro che portiamo avanti, impegno che ha un'importante ricaduta sullo stato di salute dei cittadini».

La formazione dei futuri professionisti

Il direttore del Dipartimento ha sottolineato anche l’incessante attività formativa rivolta ai futuri professionisti della sanità, uno dei temi portanti della nuova rubrica, che avrà dunque un duplice target: il pubblico del Network LaC e il mondo universitario. «Giorno per giorno - ha proseguito Pujia -, tanti giovani accrescono qui le loro conoscenze grazie alle competenze di questi validi professori che sono impegnati sul campo. Anche questo aspetto è parte fondamentale della nostra missione - ha aggiunto il direttore del Dipartimento -, e in questo senso noi formiamo non solo laureati nelle varie discipline mediche e parametriche, ma soprattutto nuovi ricercatori, formando la nuova classe docente dell'Università».

Informazione sanitaria

«La sanità in Calabria è malata, molto. Esistono però straordinarie eccellenze professionali che in questa terra operano affinché ogni giorno la buona sanità prevalga sulle difficoltà - ha evidenziato il presidente del Gruppo LaC, Domenico Maduli -. In questa direzione va l'accordo con l'Università di Catanzaro, attraverso una guida autorevole come quella del professore Pujia, che è stato lungimirante in merito alla necessità di garantire che la buona informazione venga esercitata anche in questo campo».


Divulgazione scientifica

Dunque attraverso la rubrica Tg Salute, a cura di Rossella Galati, in onda da marzo su LaC tv, si punta ad offrire un'informazione completa al pubblico calabrese e non solo, circa l'offerta di un presidio universitario che rappresenta un riferimento di fondamentale importanza per il territorio. «Ringrazio l'editore Maduli e la squadra di LaC News24, perché questa sinergia consentirà di operare quella che noi in gergo chiamiamo divulgazione scientifica, cioè spiegare quello che noi facciamo in termini scientifici al grande pubblico», ha concluso il direttore Pujia.