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Una famiglia in un giorno felice 6 anni fa, oggi i Furfaro combattono una malattia che non ha cura e urlano contro le istituzioni.
Enzo prima e la mamma Anna dopo, colpiti da un male neurodegenerativo che non da scampo, hanno bisogno di un’assistenza che i famigliari gli danno solo con le proprie forze. Spese di lusso, le ha chiamate in una lettera aperta Valeria, che assieme alla sorella Francesca e al padre Giuseppe combatte l’indifferenza del sistema socio-sanitario.
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Enzo vive con il padre, un falegname in pensione che mentre accudisce lui non fa mancare una carezza alla moglie, costretta al ricovero in una struttura fuori Cittanova. Valeria, una geologa che ha famiglia, fa la spola tra casa sua e quella dove è cresciuta, diventata prima doppio focolaio di un male ereditario chiamato sindrome di GSS, e oggi rabbioso focolare di una speranza di aiuto. Giuseppe, Valeria e Francesca che ora vive a Genova, sanno che non si blocca questa forma di encefalopatia spongiforme, un male progressivo che per gli effetti mortali ricorda la sindrome della mucca pazza che qualche anno fa aveva creato clamore in Italia.
Una mortificazione aggiuntiva che Enzo percepisce intorno a se. Lui, il costruttore di violini formatosi a cremona, non è ancora completamente isolato dal mondo. Come purtroppo, per certi versi, sono costretti ad essere i suoi famigliari.