Soltanto nella giornata di ieri, 15 marzo, avevamo proposto sui canali del network La C un servizio sugli straordinari risultati del lavoro condotto dall’equipe chirurgica di epatobilio-pancreatica e trapianti dell’Annunziata, diretta dal dottor Sebastiano Vaccarisi, protagonista dell’asportazione di ben 21 metastasi in una paziente affetta da tumore del colon. Senza poter prevedere che il team operante nel nosocomio bruzio, sarebbe stato nuovamente protagonista di un nuovo importante intervento portato a termine con successo, per l’esecuzione nel corso della notte appena trascorsa, di due trapianti di rene su due giovani cosentini in dialisi.

Lotta contro il tempo 

Il prelievo degli organi è stato effettuato a Germaneto su un donatore maschio di 62 anni, deceduto per emorragia celebrale. I reni, giunti all’ospedale di Cosenza sono stati separati dai medici Sebastiano Vaccarisi, Vincenzo Pellegrino e Massimiliano Battaglia e trapiantati sui pazienti riceventi, nel corso di due interventi, uno di seguito all’altro, iniziati alle ore 19 di venerdì 15 marzo e conclusi alle ore 3.30 di sabato mattina. Lo sforzo organizzativo ha coinvolto inoltre gli anestesisti Demetrio Bonofiglio e Valeria Gambardella, la nefrologa Francesca Maselli e gli strumentisti del nuovo blocco operatorio intitolato alla memoria di Antonio Petrassi. «E’ stata una corsa contro il tempo – hanno dichiarato i dottori Vaccarisi e Pellegrino – avevamo l’esigenza di garantire entrambi i trapianti nel cosiddetto tempo critico, ovvero entro le 24 ore dall’espianto. La difficoltà era quella di compiere le operazioni di controllo degli organi e i trapianti in un lasso di tempo che avrebbe potuto risultare insufficiente. Ce l’abbiamo fatta: gli interventi sono riusciti. Attendiamo fiduciosi il decorso post operatorio».

Anche in Calabria sanità di qualità

Il commissario Achille Gentile parla di «testimonianza concreta, che anche in Calabria c’è una buona sanità. Erogata da professionisti capaci e responsabili, lontano da polemiche e scontri, che lavorano con responsabilità, perseveranza e passione. Una lavoro di squadra e in sinergia che evidenzia, ancora una volta, l’obiettivo comune che ciascuno di noi ha l’obbligo di perseguire: il buon funzionamento di una struttura sanitaria pubblica, di grande importanza per il territorio, come è l’Annunziata. Il ringraziamento va anche – ha concluso il commissario – ai familiari del donatore che, nel momento doloroso della perdita del congiunto, hanno deciso per un gesto di grande generosità e altruismo». Le operazioni di prelievo e allocazione degli organi sono state coordinata dal Centro regionale Trapianti diretto dal dottor Pellegrino Mancini.