VIDEO | Inoltre nuovi posti disponibili a Melito e Scilla. Il commissario alla sanità: «Contrari alla gestione del servizio da parte dei privati»
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Si apre una speranza per i 34 dializzati reggini costretti a curarsi a Messina, ormai da quasi dieci anni in un centro privato sovvenzionato dalla Regione. È da poco terminato il tavolo tecnico al Palazzo del Governo tra il Prefetto Michele Di Bari, il commissario straordinario alla sanità Massimo Scura, il sindaco della città metropolitana, Giuseppe Falcomatà, il direttore generale dell’azienda ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli, Frank Benedetto, nonché i rappresentanti dell’Asp e i referenti regionali e provinciali dell’Associazione Aned, Antonio Montuoro e Francesco Puntllo.
Scura ha annunciato che è stato stanziato un milione di euro per la creazione di un centro di dialisi territoriale pubblico presso una struttura, di proprietà dell’azienda sanitaria ossia l’ex “Empas “, (in via Geraci a Reggio Calabria ndr ) «per realizzare 16 posti rene fissi- ha detto Scura- e quindi 34 dializzati effettueranno due turni di cure. Nel contempo ci sono nuovi posti letto-rene a Melito e a Scilla e quindi così affronteremo abbondantemente il fabbisogno. Per fare ciò ci vorranno otto, nove mesi- ha proseguito il commissario Scura- perché è una struttura già nostra, dove ci sono delle persone che lavorano, che dobbiamo spostare, abbiamo già visto dove e come. Il finanziamento per l’apertura di questa nuova struttura è di un milione di euro che abbiamo già trovato». Pare quindi che la “soluzione” da parte della Regione sia stata trovata. Anche se al momento ci sono da sciogliere tanti “nodi” innanzitutto reperire il personale medico e sanitario per effettuare il terzo turno serale al “grande ospedale metropolitano” e poi soprattutto i problemi di ordine amministrativo-burocratico per la realizzazione del centro dialisi a Reggio che da anni l’Asp ne annuncia l’apertura.
«Noi siamo contrari a che il privato gestisca la dialisi – ha affermato Scura- temporaneamente qualcuno, entro la fine del mese, andrà a Melito altri a Scilla (dove un'altra ventina di paziente si sottopone al trattamento dialitico tra le due strutture ndr) e probabilmente altri 12 andranno a Reggio». La soluzione per il calvario che i dializzati reggini stanno subendo, da ormai oltre dieci anni, è stata quindi trovata? Si spera. Fatto sta che da anni i malati assistono a promesse, dichiarazioni di impegni pubblici e progetti ma, e la fiducia nelle Istituzioni ormai vacilla. Un altro impegno preso al tavolo prefettizio è quello che riguarda il servizio "navetta". « Ci sarà un un servizio di trasporto, ha comunicato il palazzo del Governo- da parte dell' Asp reggina, che garantirà una navetta di collegamento con le strutture sanitarie di Melito Porto Salvo, Scilla e Reggio Calabria. Nel frattempo il dipartimento Salute della Regione Calabria autorizzerà il recepimento dell’ulteriore fabbisogno di posti dialisi».
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