Cresce in Calabria una delle patologie croniche in larghissima diffusione: il diabete mellito. Nel mondo sono 177 milioni i soggetti affetti dalla patologia ed entro il 2025 il dato aumenterà vertiginosamente. In Italia sono circa 2 milioni. In Calabria, dai dati Istat, si stima che i diabetici siano circa 80mila tra i 18 e i 64 anni. La fascia di età più colpita è tra i 50 e i 69 anni, in particolar modo le persone con basso livello di istruzione e gli obesi.

A Corigliano-Rossano, partendo dal presupposto che il 70% dei posti letto dell’unità operativa di Medicina Interna (diretto da Luigi Muraca), è occupata da pazienti diabetici (tipo 2), si è pensato di dare vita a un apposito ambulatorio, già attivo da qualche mese. E spesso si riscontrano patologie cardiovascolari concomitanti (ipertensione, dislipidemia, obesità, steatosi epatica) che risultano essere quasi sempre associate al diabete (tipo 2) aumentando di molto il loro rischio cardiovascolare. Giuseppe Vatrano, è dirigente medico endocrinologo, sottolinea l’aggressività della patologia a tal punto da ritenersi necessario talvolta il ricorso al pronto soccorso, soprattutto in casi di carenza di insulina. Nell’ambulatorio vengono impiegati i microinfusori utile a seguire dettagliamente i pazienti.

L’aggressività del diabete

Sono tante le ragioni che hanno indotto i vertici dell’Asp di Cosenza ad aprire l’ambulatorio di diabetologia. La dottoressa Pia Salerno, medicina interna, ha posto l’attenzione sulla continuità assistenziale anche nella fase post-ricovero, ma anche sui notevoli costi di degenza determinati dalle complicanze che comporta il diabete. Lo staff è composto da 4 specialisti della materia. Il servizio garantisce la continuità assistenziale al paziente diabetico e la sua gestione nella complessità della patologia, potendo effettuare lo screening del rischio cardiovascolare attraverso la presenza concomitante dell’ambulatorio di Cardiologia e degli specialisti nella diagnostica vascolare.

Il team diabetologico pone inoltre un’attenzione particolare alla cura del diabere 1, trattato con modelli di terapia insulinica intensiva (anche con microinfusore) e controllo dei risultati raggiunti attraverso l’automonitoraggio domiciliare della glicemia e l’applicazione di sensori per il monitoraggio in continuo del glucosio nel liquido interstiziale (CGM e FGM; vista la presenza dell’unità operativa di Ginecologia e Ostetricia, si tratta anche il diabete gestazionale che può insorgere nelle donne in stato di gravidanza non precedentemente affette da malattia (colpisce circa l’8% delle donne in stato di gravidanza).

Per la dottoressa Rossella Liguori, endocrinologa, in questi casi possono inserirsi «complicanze materno-fetali ed è importante avviare pratiche preventive da un lato e un trattamento adeguato al paziente dall’altro. Per la dottoressa Mina Madeo, endocrinologa, per il diabetico è necessario cambiare lo stile di vita mediante modifiche all’azione metabolica.Attualmente l’ambulatorio è attivo nei giorni di lunedì e venerdì previa prenotazione con impegnativa per visita diabetologica al Cup. Vista l’elevata richiesta da parte del territorio sin dall’apertura dell’ambulatorio, l’auspicio è quello di poter dedicare più giorni creando un servizio di prevenzione e cura di una delle patologie croniche a più alto impatto sociale e più alto costo di degenza ospedaliera.