«Vengo a sapere che nella maggioranza qualcuno sta bloccando l'approvazione del nostro emendamento al decreto per la sanità in Calabria, emendamento anti-raccomandati che punta a togliere dalle mani dei partiti le nomine dei direttori generali nella sanità pubblica e che è nel contratto di Governo. Se così fosse sarebbe molto grave. Sarebbe un no al merito, alla trasparenza, un no ai cittadini, un no pesante perché arriverebbe dopo lo scandalo che ha coinvolto il Pd in Umbria». Lo dichiara il vicepremier Luigi Di Maio in merito all’emendamento presentato dalla deputata calabrese Dalila Nesci che mira a togliere la discrezionalità politica sulla sanità e sarà al voto tra stasera e domani in commissione.

 

Alle dichiarazioni di Di Maio fanno eco quelle della vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera, Rossana Boldi della Lega: «Faremo presente che esiste già un disegno di legge all'esame del Senato sulle nomine dei dirigenti nella sanità e che è stato presentato dal Movimento 5 stelle, ma questo non vuol dire che siamo contrari all'emendamento Nesci. Sono rimasta stupita che abbiano ritenuto necessario ribadire questa cosa», ha aggiunto Boldi, sottolineando che «siamo per un sistema equo e trasparente nelle nomine in sanità, su questo non c'è nessun dubbio».