Un obiettivo raggiunto. E un altro da raggiungere. E poi, possibilmente, ancora e sempre oltre. La sfida di OncoMed, l’associazione di Cosenza presieduta da Francesca Caruso, non conosce sosta né si ferma di fronte agli ostacoli che sono tanti ma che, gradualmente, vengono superati. Oggi, a Dentro la Notizia, è andata in onda una puntata incentrata sul tema dell’assistenza e del supporto a chi affronta percorsi terapeutici per lottare contro le patologie oncologiche.

Percorsi ideati a vantaggio soprattutto di chi non ha possibilità economiche per avviare il percorso di diagnosi e cura né sa come orientarsi in un mondo che continua a fare paura. In collegamento dalla nuova sede dell’associazione (che ha visto la luce in centro storico), c’erano l’inviato Salvatore Bruno con la stessa Caruso, uno dei medici volontari (il dottore Giovanni Nicotera, esperto in terapia del dolore) e un’altra volontaria addetta alla segreteria, Antonella Bernardo. In collegamento Skype con il conduttore Piero Paolo Cambareri il giornalista e scrittore Franco Laratta. Nel corso della puntata anche i contributi del consigliere regionale Luciana De Francesco (che ha promosso portandola ad approvazione una legge per sostenere con un contributo economico i soggetti che devono affrontare i percorsi terapeutici) e il professore Carlo Capalbo, a capo dell’Unità operativa complessa di Oncologia dell’ospedale Mariano Santo, una vera eccellenza di Calabria.

E proprio questo è il nodo centrale della questione: esistono delle eccellenze in Calabria che però non sono organiche e organizzate in un sistema di rete che impedisca a tanti di arrendersi ancor prima di iniziare il percorso. Un tema centrale per la nostra regione e il sistema Paese, chiamato a rivedere il proprio modello organizzativo sanitario adattandolo ai tempi moderni. Dalle testimonianze raccolte nel corso della puntata, le novità di rilievo: OncoMed aprirà una sezione Junior, dedicata ai più giovani. Ma ha bisogno di sostegno concreto, anche economico: oggi operano all’interno della struttura 22 medici come il dottore Nicotera che dedicano parte del proprio tempo al “lavoro aggiuntivo” negli ambulatori dell’associazione. Lo fanno gratuitamente, ma hanno bisogno di ulteriori apparecchiature proprio per affiancare il sistema pubblico che, nonostante le sue eccellenze, non riesce a venire incontro alle esigenze di tutti. Curarsi in Calabria è possibile, perché si cambi decisamente approccio rispetto a un tema che incide molto anche sui conti pubblici alimentando l’emigrazione sanitaria. Serve un sostegno forte e concreto verso queste realtà perché esistono, e resistono, semplicemente per colmare vuoti del sistema pubblico che continua ad annaspare.

Puoi rivedere la puntata odierna di Dentro la Notizia su LaC Play.