La contraerea vaccinale, nella lotta al virus, si sta rivelando molto efficace. I contagi calano e, soprattutto le ospedalizzazioni. Questo vale anche per donne in gravidanza o in allattamento che si sono trovate costrette ad affrontare un momento delicatissimo con una paura in più.

Il contraccolpo psicologico

«Abbiamo avuto in cura diverse pazienti incinte o neo mamme risultate poi positive al Coronavirus – spiega Sonia Greco, infettivologa, dirigente medico nell'Unità operativa di Malattie Infettive all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza -. Si tratta di pazienti molto fragili. In generale la diagnosi di positività al virus crea ansia e tensione in ogni paziente, in una donna che deve portare a termine la gravidanza o che ha appena partorito e che non può vedere il proprio figlio perché costretta alla quarantena, può essere devastante da un punto di vista psicologico. Purtroppo, devo aggiungere, abbiamo riscontrato che su questo tipo di pazienti la malattia stessa ha un quadro clinico più grave che in altri casi, ecco perché è importante la vaccinazione a cui bisogna affidarsi senza alcuna paura».

Dal plasma agli antivirali

Nel corso di questi lunghissimi mesi, segnati dalla pandemia, le donne incinte, o appena diventate mamme, si sono sottoposte in prima battuta alla somministrazione del plasma cosiddetto “iperimmune”, cioè il plasma dei guariti, poi a varie terapie antivirali. La paura più grande, per queste pazienti, era il rischio di poter trasmettere al nascituro il virus.

«Nel nostro caso e in quelli trattati i bimbi sono risultati tutti negativi» rassicura la dottoressa Greco. E sul vaccino le indicazioni non cambiano rispetto al resto della popolazione. «È fortemente raccomandato anche alle donne in stato interessante o che stanno allattando di vaccinarsi. Dobbiamo sgombrare il campo da dubbi o false informazioni, le mamme non solo possono vaccinarsi ma devono vaccinarsi perché non solo così si protegge la paziente ma si permette la trasmissione degli anticorpi al feto o al bimbo se lo si sta allattando».

Più vaccinati per disinnescare il virus

Il Coronavirus è un patogeno molto soggetto a cambiamenti, come ogni virus a Rna, e la possibilità che trovando la barriera di soggetti vaccinati si indebolisca non è così peregrina. «Ovviamente dobbiamo aspettare e vedere cosa succede. Un virus che gira indisturbato ha una certa pericolosità, l’abbiamo visto, un virus che trova pochi margini di manovra perché, appunto, entra in contatto con soggetti vaccinati quindi schermati dagli anticorpi specifici, potrebbe trasformarsi e diventare un’infezione stagionale. Ma questo lo vedremo solo in futuro».