A livello nazionale scendono ormai da sette settimane i nuovi casi settimanali di infezione da Sars-Cov-2. Negli ultimi sette giorni, tuttavia, il calo è solo dell'1,9% anche in ragione di un aumento di quasi il 50% dei tamponi: sono stati ben 930 mila in più rispetto alla settimana precedente. Inoltre, sono circa 700mila le persone in tutta Italia che hanno ricevuto la terza dose di vaccino. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo alla settimana 13-19 ottobre.

Diminuiscono i contagi tranne che in 7 regioni

Nel dettaglio, confrontati con quelli della settimana precedente, i dati mostrano una lieve diminuzione dei nuovi casi (17.870 rispetto a 18.209, pari a -1,9%) e una sostanziale stabilità dei decessi (271 rispetto a 266). Sono in calo le persone in isolamento domiciliare (71.768 rispetto a 79.511, pari a -9,7%), i ricoveri con sintomi (2.423 rispetto a 2.665, pari a -9,1%) e le terapie intensive (355 rispetto a 370, pari a -4,1%). Tuttavia, in 7 regioni, precisa Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, si rileva un aumento percentuale dei contagi, anche se in termini assoluti gli incrementi sono modesti: Liguria (+14), Umbria (+19) Friuli Venezia Giulia (+114), Campania (+120), Lombardia (+129), Piemonte (+131), Lazio (+156). «Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione - si registra un ulteriore calo dei posti letto occupati dai pazienti Covid-19: rispetto alla settimana precedente scendono del 9,1% in area medica e del 4,1% in terapia intensiva». A livello nazionale il tasso di occupazione rimane molto basso (4% in area medica e 4% in area critica) e nessuna Regione, in base al monitoraggio quotidiano dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) supera le soglie di allerta del 15% per l'area medica e del 10% per l'area critica.

Il 9,3% ha la terza dose di vaccino

A partire dal 16 settembre sono state somministrate solo 700.623 terze dosi di vaccino anti Covid, con un tasso di copertura del 9,3% rispetto a una quota di 7,6 milioni di persone di vaccinabili previsti dalla circolare ministeriale del 27 settembre scorso, ovvero immunocompromessi, over 80, ospiti e personale delle Rsa, operatori sanitari over 60 o vulnerabili. Notevoli, inoltre, sono le differenze regionali: si passa dal 28,1% del Molise all'1,2% della Valle D'Aosta - la Calabria è al penultimo posto con il 2,2%. Gimbe chiede di "accelerare" su questa strada e sottolinea come non siano ancora disponibili i dati della platea vaccinabile in base alla successiva circolare dell'8 ottobre, che ha esteso l'indicazione del richiamo a tutti gli over 60 e ai fragili con specifiche patologie. «Osservando scenari poco rassicuranti di altri Paesi - spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione - e nell'attuale impossibilità sia di definire percentuali 'magiche' per conquistare l'immunità di popolazione sia di prevedere i tempi per raggiungere un preciso target vaccinale, con la stagione invernale alle porte e l'efficacia vaccinale che a 6 mesi dal completamento del ciclo inizia lentamente a declinare, la Fondazione Gimbe invita a perseguire una strategia basata su più obiettivi per tutelare la salute delle persone e garantire l'irreversibilità delle riaperture». Tra questi, «accelerare la somministrazione della terza dose» e introdurne l'obbligo per gli operatori sanitari, estendere progressivamente la platea vaccinabile con dose booster alla fascia 50-59 e successivamente, se necessario, alle altre fasce anagrafiche. E infine, «mantenere l'obbligo di utilizzo delle mascherine nei luoghi chiusi».

Effetto Green pass, aumento tamponi e prime dosi

Il numero dei tamponi rapidi ha registrato una netta impennata con l'estensione del Green pass. Nell'ultima settimana ne sono stati effettuati 2.151.081 con un aumento, rispetto alla precedente, del 78,5%. Ogni persona non vaccinata può arrivare a sottoporsi a tre tamponi a settimana. Nell'ultima settimana sono state vaccinate 407.404 nuove persone, pari a +4,7%.

La media giornaliera dei tamponi effettuati, evidenzia il monitoraggio, è salita da 173.235 del 13 ottobre a 309.297 il 19 ottobre mentre la media giornaliera dei nuovi vaccinati rimane sostanzialmente stabile: è passata dai 57.275 del 13 ottobre ai 58.201 del 19 ottobre. «Tuttavia, nell'interpretare gli effetti del green pass su tamponi e nuovi vaccinati - precisa il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - bisogna tenere conto che ogni persona non vaccinata può arrivare a sottoporsi sino a 3 tamponi a settimana, mentre per aumentare la copertura vaccinale è sufficiente che il numero di nuovi vaccinati non tenda allo zero». Delle 407.404 nuove persone vaccinate nella settimana 13-19 ottobre, rileva il monitoraggio, l'86,4% appartiene a fasce anagrafiche che includono persone in età lavorativa: 78.387 nella fascia 20-29 anni, 90.960 nella fascia 30-39 anni, 85.745 nella fascia 40-49 anni, 68.812 nella fascia 50-59 anni e 27.934 nella fascia 60-69.

I dati Gimbe sulla Calabria

In Calabria, la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari a 68,1% (media Italia 74,3%) a cui aggiungere un ulteriore 3,7% (media Italia 3,8%) solo con prima dose. Sono i dati della Fondazione Gimbe, che si discostano però dai numeri forniti dalla Protezione civile. Sul fronte della diffusione del virus Covid 19, nella settimana 13-19 ottobre, Gimbe registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (142) e una diminuzione dei nuovi casi (-19,4%) rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto sia in area medica (8%) che in terapia intensiva (5%). Il numero di nuovi vaccinati della settimana 13-19 ottobre, standardizzato per 100.000 soggetti che non hanno ricevuto nemmeno una dose vaccino al 12 ottobre, è pari a 4.810. Basso ancora il tasso di copertura vaccinale delle terze dosi che risulta pari a 2,2% contro una media nazionale del 9,3%.