Il titolare del dicastero Salute ha anche parlato della proroga dello stato di emergenza: «Valuteremo prima della scadenza». E sulle proteste: «Scioccato dalle manifestazioni che richiamano ai campi di concentramento» (ASCOLTA L'AUDIO)
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«La curva dei contagi risale. Il green pass ci serve. Prorogare lo stato d'emergenza? Decideremo a ridosso della scadenza». Roberto Speranza, ministro della Salute, a Mezz'ora in più risponde alle domande sul quadro attuale della pandemia, sulle misure adottate e su quelle che - come lo stato d'emergenza - sono in scadenza a fine anno ma potrebbero essere prorogate in caso di necessità.
La vaccinazione in Italia
«Credo che i dati degli altri paesi europei devono farci riflettere e tenere alta l’attenzione. C’è un dato di partenza che dà ragione alla nostra strategia: siamo all’86,3% di persone vaccinate con una dose e quasi all’83% con il ciclo completo», dice Speranza. «I dati da ogni angolo del mondo ci dicono che la situazione è più gestibile in termini di contagi e soprattutto ospedalizzazioni dove i tassi di vaccinazione sono molto alti. Bisogna mantenere alta l’attenzione, con le mascherine al chiuso e anche all’aperto quando c’è il rischio di assembramento. Bisogna usare le regole essenziali che abbiamo imparato in questi mesi, ma un tasso alto di vaccinazione ci mette al riparo dalle immagini drammatiche che vediamo arrivare da alcuni paesi dell’Est Europa. Lo scudo che abbiamo costruito con il vaccino ci accompagnerà, ma va abbinato a misure di cautela», aggiunge.
Il green pass
«Se mi avessero detto che alla fine d'ottobre ci saremmo trovati con l'86,5% della popolazione vaccinata con una dose sarei stato molto contento. Penso che dobbiamo salire ancora, il 90% è un obiettivo alla nostra portata, molto ambizioso ma non impossibile. La strategia di uso del green pass ci ha permesso di raggiungere risultati importanti», afferma, prima di sottolineare che «il green pass in questo momento è fondamentale, in un quadro epidemiologico totalmente diverso faremo valutazioni necessarie. Ma non siamo in un momento in cui la curva si sta abbassando, soprattutto con l'arrivo della fase autunnale e invernale. I numeri dell'Italia sono molto più bassi rispetto a quelli degli altri paesi europei ma sono numeri in crescita. In questo momento il green pass ci serve».
Lo stato di emergenza
Lo stato d'emergenza scade il 31 dicembre: sarà prorogato? «Come governo abbiamo sempre deciso di fare questo tipo di scelte immediatamente prima della scadenza, 60 giorni sono un periodo troppo lungo per dire cosa faremo. Ci baseremo sull'evidenza scientifica: se sarà necessario avere ancora l'impianto legislativo e d'intervento dello stato d'emergenza lo decideremo nei giorni immediatamente precedenti alla scadenza non avremo alcun timore a prorogarlo come è stato fatto in altri momenti. In questo momento, a 60 giorni dalla scadenza, risale. In Italia risale in maniera più contenuta rispetto ad altri paesi».
Le proteste contro il green pass
Le proteste contro il green pass sono quasi quotidiane: «Ho visto immagini nelle ultime ore che mi hanno scioccato, manifestazioni che richiamano ai campi di concentramento sono fuori da ogni grazia di Dio», dice Speranza. «Parlare di dittatura sanitaria vuol dire usare in maniera del tutto impropria una parola che andrebbe usata con estrema cautela e prudenza».
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