Attivato da pochi giorni e già saturo il nuovo reparto Covid ricavato da una sezione di Geriatria: ad occuparlo soprattutto pazienti positivi asintomatici che si trovano in ospedale per altre ragioni (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Salute
PHOTO
Attivato da pochi giorni e già saturo il reparto di medicina covid dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. I lavori per attrezzare e isolare la nuova degenza - reperita da una sezione di Geriatria - sono stati portati a completamento nei giorni scorsi con una dotazione di 12 posti letto che allo stato risultano tutti occupati da pazienti positivi ma asintomatici.
Pazienti asintomatici
«Questo reparto nasce essenzialmente dalla necessità di isolare pazienti internistici covid positivi» spiega immediatamente il direttore del dipartimento di Medicina Generale, Carmelo Pintaudi. E nello specifico pazienti ricoverati per altre cause ma infetti pur in assenza di sintomi. «In questo momento la situazione è di 13 posti letto occupati, un posto in più rispetto alla nostra capienza. Il principale obiettivo è quello innanzitutto di garantire l'isolamento dei pazienti provenienti dal dipartimento Materno-Infantile: attualmente abbiamo 6 gravide e 1 bambino proveniente dalla Chirurgia pediatrica» puntualizza il responsabile.
Nuova geografia dei ricoveri
Questa quarta ondata, infatti, rispetto alle precedenti si è caratterizzata per la necessità di isolare pazienti positivi non affetti dai sintomi tipici del covid ma che affluiscono all'ospedale per altre ragioni: ricoveri di ortopedia, chirurgia, pediatria e soprattutto ginecologia. In queste ultime settimane si è registrato un boom di donne gravide in attesa di partorire ma positive. «L'anno scorso credo di aver trattato massimo 14 pazienti gravide nell'arco dell'attivazione della medicina covid, al contrario solo oggi ne abbiamo 6 in reparto e molte altre sono state assistite nei giorni scorsi nelle malattie infettive».
Partorienti positive
La Medicina covid nasce infatti proprio a questo scopo, per decongestionare le Malattie Infettive (oggi 30 posti letto occupati su 35) in cui afferivano tutte le donne gravide in arrivo all'ospedale Pugliese. «Questo avviene perché la popolazione delle pazienti in stato interessante non è vaccinata completamente o non è vaccinata affatto. Pertando si tratta di soggetti più suscettibili al contagio che devono essere isolate prima di poter espletare il parto» precisa ancora Pintaudi.
La variante Omicron
«Questo virus ci sorprende di giorno in giorno scompaginando le nostre previsioni. In precedenza la patologia colpiva soprattutto in una forma di infezione polmonare, adesso la diffusione di questa variante estremamente contagiosa interessa una fascia amplissima della ma con una sintomatologia più lieve. Ci troviamo quindi nella condizione di dover curare i pazienti per la loro patologia di base ma di isolarli all'interno dell'ospedale».