VIDEO | Il dirigente medico del reparto di Malattie Infettive del Pugliese di Catanzaro traccia il quadro dopo la quarta ondata pandemica: «Nell'ultima settimana un decremento di pazienti ricoverati per insufficienza respiratoria»
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Resta alto l'indice di occupazione dei posti letto in Calabria, soprattutto in area medica, in rapporto alla percentuale nazionale. Negli ospedali calabresi, seppur attenuata rispetto allo scorso mese, la pressione sui reparti si attesta ancora al 31% contro il 24% in Italia. Ma gli scenari appaiono assai mutati da una doppia variabile: la campagna di vaccinazione e la variante omicron, divenuta prevelente anche in Calabria già durante il periodo natalizio.
A confermare il quadro è il dirigente medico del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Pugliese di Catanzaro, Paolo Scerbo: «Abbiamo ancora tanti pazienti però abbiamo registrato una riduzione dei ricoveri per i pazienti affetti da insufficienza respiratoria. Siamo ormai quasi al 50% di ricoveri covid positivi ma senza complicanze. Si tratta di pazienti chirurgici o cardiologici, quindi con altre problematiche ma che per necessità di isolamento vengono trasferiti nel nostro reparto».
«Allo stato dovremmo distinguere due categorie di pazienti, ad esempio, quello che ha completato il ciclo vaccinale ha un decorso con una minore intensità del quadro clinico mentre i molti che non hanno effettuato la vaccinazione con sintomatologie severe di insufficienza respiratoria e con una alta permenenda di incidenza di decessi».
Rispetto allo scorso mese, tuttavia, il picco sembra ormai superato: «Stiamo registrando un decremento di ricoveri, un minor numero di accessi in ospedale e un minor numero di ricoveri per insufficienza respiratoria. È un decremento che stiamo osservando nell'ultima settimana».