Qualche preoccupazione desta invece la tenuta del sistema sanitario regionale. Su 180 posti letto di terapia intensiva solo 40 sono destinati alla cura delle patologie connesse al virus
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Non desta particolare preoccupazione per ora l'aumento dei contagi e il conseguenziale incremento dei ricoveri, soprattutto in area medica, almeno nella città di Catanzaro. L'ampia dotazione di posti letto da destinare alla cura delle patologie connesse al covid, potenzialmente estendibile in una fase di rescrudescenza del virus, mette temporaneamente al riparo da una sempre possibile saturazione dei reparti.
Al Pugliese
All'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio nelle ultime settimane si è registrato un progressivo aumento dei ricoveri in area medica. Il reparto di Malattie Infettive conta la presenza di 22 pazienti su una dotazione complessiva di 35 posti letto. Ma la dirigenza si è dotata di un piano d'emergenza che all'approssimarsi della saturazione dei reparti prevede l'attivazione di una ulteriore stecca di medicina da dedicare ai pazienti covid. Così come avvenuto lo scorso anno, si opterà per il trasferimento del reparto di Geriatria e il riposizionamento di un intero reparto al primo piano dell'edificio ospedaliero che conterà la presenza di 28 posti letto. Una ipotesi estrema che contempla però una elevata capacità di accoglienza: 63 posti letto, in totale.
In terapia intensiva
Anche sul versante dell'area critica la situazione non induce ancora a prevedere scenari allarmanti. L'azienda ospedaliera dispone di una dotazione di 16 posti letto di terapia intensiva, fortunatamente occupata per pochissime unità, ma ulteriori 6 posti letto potrebbero essere ricavati dalle degenze di Malattie infettive eventualmente attrezzabili per le cure intensive.
La situazione al Mater Domini
Anche all'azienda universitaria Mater Domini è l'ampia dotazione disponibile in area medica. Attualmente, il reparto di Malattie Infettive conta la presenza di 20 posti letto, oggi occupati in quantità minime, ma con la possibilità di estendere la disponibilità ad ulteriori 10 degenze. L'operazione sarà possibile attraverso il trasferimento dei pazienti ricoverati per malattie infettive ordinarie a cui il policlinico continua a garantire le cure anche in piena fase pandemica.
Più complessa, invece, si configura l'organizzazione dell'area critica. Il policlinico al momento dispone di 6 posti letto di terapia intensiva ma al momento si sta lavorando ad una soluzione che potrebbe consentire la creazione di nuove degenze ordinarie e contemporeamente di quelle destinate alla cura dei pazienti covid. La strategia consiste nell'allestimento di nuovi 6 posti letto da destinare alla Cardiochirurgia, il cui trasferimento in nuovi spazi (la recovery room attigua alle sale operatorie) consentirebbe di liberare spazi di terapia intensiva, attualmente occupati dalla Cardiochirurgia, nella chirurgia generale, eventualmente da attrezzare per la cura del covid.
In Calabria
Certo, qualche dubbio emerge sulla tenuta del sistema sanitario calabrese, se si osserva la dotazione nel complesso di posti letto, soprattutto, in area critica. Infatti, su una disponibilità di 180 posti letto di terapia intensiva solo 40 sono dedicati alla cura delle patologie connesse al covid. Nella maggior parte dei casi, i reparti si trovano allestiti nei 4 hub. Più respiro, invece, nell'area medica: su 979 posti letto di Malattie Infettive, Pneumologia e Medicina, 407 sono destinati alla cura del covid.