VIDEO | Avviato un progetto tra un gruppo giapponese e il centro diagnostico Anmi. Si lavora in questo primo step sulla patologia acuta al polmone
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Passi in avanti nel settore della radiologia: si punta verso la diagnostica precoce mediante l’impiego dell’intelligenza artificiale. Il progetto vede la collaborazione di un gruppo giapponese (NTT), una start up indiana (DeepTek- riconducibile alla NTT), e il centro diagnostico Anmi di Corigliano Rossano attraverso la figura del dottore Carlo Zanolini, medico chirurgo specialista in radiologia.
L’obiettivo è quello di testare questa nuova tecnologia partendo da uno degli esami che viene costantemente eseguito in ambito ospedaliero e non solo, sia come esame di routine preparatorio, che, e soprattutto, come esame di pronto soccorso: la radiografia del torace. « Il sistema è adeguato alla patologia acuta del polmone, sia in senso infiammatorio sia neoplastico, ma anche per il Covid-19».
La macchina risponde per il 87% dei casi trattati: «Un dato molto alto, commenta il dottore Carlo Zanolini, che alleggerisce il carico di lavoro dei radiologi a cui rimane in capo comunque la responsabilità dei referti generati». Le patologie prevalenti in Calabria e nella Sibaritide in particolare: l’enfisema, la bronchite cronica, la cardiopatia dilatativa. In calo i tumori al polmone in quanto si è ridotto il numero dei fumatori. Molto incisivo è il sistema in via di sperimentazione in materia di Covid.
«Siamo riusciti a pervenire a diagnosi precoci del virus - ha aggiunto - proprio grazie a questo nuovo sistema di intelligenza artificiale. Il vantaggio, continua il direttore Zanolini, è quello di anticipare i tempi, di consentire al radiologo di interagire con la macchina e partire velocemente con un secondo step diagnostico (esempio la Tac) oppure evitarla in quanto non necessaria. E tutto questo si traduce anche in una riduzione dei costi per i pazienti e per l’intero sistema (risparmio di scala sui grandi numeri).
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale
Il progetto consiste nella valutazione di tutti gli esami del torace eseguiti negli ultimi 3 mesi (1000 prestazioni), dapprima ad opera dell’intelligenza artificiale che, in tempo reale (circa 16 / 17 secondi di media), esprime un primo giudizio diagnostico in lingua Inglese, cui segue un secondo look di controllo da parte di 2 radiologi indiani, e successivamente del direttore specialista in Radiologia del centro diagnostico Anmi dottore Carlo Zanolini.
Ogni fine settimana, i dati vengono confrontati e discussi tra tutti gli attori attraverso meeting virtuali. Alla fine di ogni step, che consiste nella valutazione di 300 esami torace in circa 3 settimane, viene stilato un documento di sintesi, attraverso il quale si può valutare il miglioramento della capacità diagnostica del sistema, in relazione alle informazioni che vengono via via introdotte nel sistema stesso, ad opera sia dei radiologi indiani che dei radiologi italiani.
«Il vero must della collaborazione è stato fondere 2 diversi modi di vedere la radiologia, quello anglosassone, molto pragmatico e principalmente orientato verso il business, e quello europeo, molto più orientato verso il malato. Dal confronto delle due differenti modalità, afferma il direttore Zanolini, è scaturito un prodotto tecnologico, che ha raggiunto capacità di specificità e sensibilità dell'87% , in linea con le linee guida internazionali .