Sulla carta la conversione in punto prelievo dei vari laboratori di analisi sparsi nell'area di competenza dell'Asp di Cosenza, contenuta nella delibera 646 del 3 agosto scorso firmata dal commissario straordinario Simonetta Cinzia Bettelini, dovrebbe produrre ricadute benefiche per la popolazione.

Viaggiano le provette, non le persone

Il principio è quello di mantenere aperti i centri di prossimità per la raccolta dei campioni e di far viaggiare le provette verso i laboratori specialistici di cui sono dotati gli spoke. È prevista poi, la trasmissione degli esiti all'utente via mail, mentre per gli esami più semplici, il responso dovrebbe essere addirittura immediato.

Recepite le linee guida nazionali

L'Azienda sanitaria prende così atto del Piano di riorganizzazione approvato da Saverio Cotticelli nel marzo scorso il quale, a sua volta, aveva recepito una linea di indirizzo nazionale. E però la riforma, sarebbe stata attuata soltanto a metà.

Riforma incompleta

Lo denuncia il consigliere regionale Carlo Guccione il quale da una parte si accoda al coro di proteste alimentato da alcuni sindaci e da altri esponenti del Partito Democratico, lamentando una mancanza di concertazione con gli enti locali, dall'altra entra nel merito della questione mettendo in evidenza alcune inadempienze che di fatto, rendono la riforma inefficace.

Il problema dei conti

«Non sono state espletate le gare per il trasporto dei campioni nei laboratori spoke e per la dotazione strumentale dei presidi territoriali».

 

Il consigliere poi, solleva nuovamente la questione dei conti dell'ente. «Nessuna traccia del consuntivo 2018». Ecco l'intervista.