La paziente, una giovane di 19 anni di Cosenza, si è presentata all’Annunziata con febbre alta e difficoltà respiratorie. Nel contrarre il morbillo aveva sviluppato una delle complicanze più temute: la formazione di una breccia nella struttura alveolare dei polmoni, tale da richiedere il ricovero in rianimazione per alcuni giorni, con serio pericolo di vita. La vicenda ha avuto fortunatamente una risoluzione spontanea ma ha acceso i riflettori sulla diffusione della malattia che, quando contratta nella maggiore età o da soggetti immunodepressi, può avere gravi conseguenze.

Oltre 30 casi all'Annunziata nel 2018

Le complicazioni più diffuse interessano l’apparato respiratorio, con la frequente comparsa di bronchiti o di polmoniti interstiziali, il miocardio ed il sistema nervoso centrale. Dal primo gennaio l’ospedale di Cosenza ha trattato 32 casi di morbillo in età adulta. 26 quelli gestiti nel reparto di pediatria. Secondo i dati ufficiali raccolti dall’Ecdc, il centro europeo per la prevenzione delle malattie, l’Italia è al primo posto per numero di casi di morbillo accertati tra il primo giugno del 2017 ed il 31 maggio 2018: ne ha registrato 3.697. In questa particolare classifica il nostro paese è seguito da Grecia (3.039), Francia (2.585), Romania (1.198) e Regno Unito. Un trend in crescita determinato, secondo i medici specialisti, anche da un calo della copertura vaccinale. Abbiamo intervistato il dottor Antonio Mastroianni, dirigente medico della Unità Operativa Complessa di malattie infettive dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.